Exatem
Guest
questo è un forum tecnico ma io, troppo spesso, mi faccio prendere dalla mia seconda passione che è la storia delle due guerre mondiali.
fortunatamente molti amici/colleghi sopportano questa mania e subiscono senza lamentarsi le filippiche con cui tempesto il forum stesso.
ma ogni tanto la storia mi da lo spunto per affrontare la stessa sotto un aspetto più tecnico e quindi, inerente a cad3d.
per questo motivo, apro questa rubrica in cui analizzare i mezzi più significativi. oggi per cominciare, vi voglio parlare di un mezzo che ha assunto un ruolo di simbolo di tale contesto storico.
il gigante dai piedi d'argilla
nel 1937 guderian descrisse i principi operativi e le tattiche che caratterizzarono il pensiero tedesco su come impiegare le formazioni corazzate in una futura guerra. il primo obiettivo della missione del carro pesante, all'interno di questo concetto, era di attaccare e distruggere i cannoni anticarro della linea difensiva nemica. il successivo obiettivo era di distruggere l'artiglieria nemica ma guderian, aveva correttamente previsto che la penetrazione delle linee difensive avrebbe costretto il nemico a gettare le sue riserve in un contro-attacco. circa l'importanza di sconfiggere questo contrattacco, guderian sottolineò che le forze corazzate dovevano essere in grado di sconfiggerlo, pena il fallimento.
la dottrina tedesca di quel tempo era essenzialmente offensiva.
di conseguenza la missione del tigre fu in primo luogo distruggere i carri armati del nemico. la comprensione di questo modo di pensare è fondamentale per capire perché il tigre è stato sviluppato e utilizzato in un certo modo.
i carri armati pesanti dovevano fungere da supporto per la fanteria e l'artiglieria ma lo scopo principale del carro pesante era quello di penetrare le difese del nemico, permettendo così ai carri armati medi di sfruttarne i vantaggi.
per questo già dal 1938 i tedeschi si resero conto che il pzkpfw iv sarebbe dovuto essere sostituito da un carro più moderno.
il tigre segnò un radicale cambiamento nei criteri di impostazione dei carri armati tedeschi visto che fino ad allora si era privilegiata la mobilità e la velocità rispetto alla corazzatura ed all'armamento.
questo perché la guerra lampo imponeva la velocità come chiave per la vittoria e la germania aveva deciso di giocare “all'attacco”.
ma l'andamento e il prolungamento del conflitto costrinse a mutare atteggiamento contro un nemico ben agguerrito e i tedeschi presto si resero conto di aver bisogno di carri pesantemente corazzati ed armati.
diverse ditte proposero dei prototipi ma nessuno di questi entrò in produzione.
nel 1941 la henschel ricevette una ordinazione per un carro i cui requisiti erano una velocità massima di 40 km/h, una buona corazza, un potente armamento e un peso complessivo entro le 36 t. la henschel presentò il ve3601 ma lo sviluppo fu interrotto a favore del vk 4501, un carro da 46 t. armato con l’efficacissimo cannone da 88 mm. di cui parleremo in seguito. il nuovo prototipo doveva essere pronto per il 20 aprile 1942, compleanno di hitler quindi, per rispettare i tempi, la henschel attinse idee dal vk3601 e da un altro prototipo denominato vk3001 e dall’unione dei due, nacque il vk4501(h). intanto anche la porsche lavorava alla specifica e elaborava progetti e prototipi tra cui il vk4501(p).
le due ditte presentarono i loro prototipi contemporaneamente in tempo utile per la presentazione da tenersi il giorno del compleanno del führer. dopo le valutazioni della commissione esaminatrice, venne prescelto il modello della henschel e ne venne ordinata la produzione che ebbe inizio nell’agosto del 42. la torretta porsche venne invece ritenuta ottima e venne montata così com'era sul prototipo vincente della henschel. ecco quindi nascere un carro squadrato e fatto di corazze saldate ad angolo retto con una insolita una torretta rotonda. il nuovo carro venne denominato pzkpfw vi tiger ausf e (sdkfz 181).
dall’agosto del 42 allo stesso mese del 44, ne verranno prodotti 1350 esemplari.
la commissione comunque, per premunirsi in caso di insuccesso del modello henschel, ordinò un lotto di 90 carri anche alla porsche che verranno completati come cacciacarri, i panzerjager ferdinand (sdkfz 184) così chiamati in onore del progettista ferdinand porsche. del tiger vennero prodotte tre versioni: oltre a quella standard, il carro comando (befehlspanzer) senza armamento ma provvisto di un verricello e, il carro d’assalto (sturmtiger) con una sovrastruttura munita di lanciarazzi da 38cm replicato in 10, massimo 18 esemplari.
il tiger era lungo, compreso il cannone 8.24 metri, mentre il solo scafo misurava 6.2 m. la larghezza era di 3.75 e l’altezza di 2.86. pesava 55.000 kg e grazie al motore maybach hl 230 p45 a 12 cilindri da 700 hp alimentato a benzina, raggiungeva i 38 km/h. l’autonomia era di 100 km, la pendenza massima superabile era del 60%, il gradino di 0.79 m e poteva scavalcare una trincea di 1.8 m mentre la profondità massima guadabile era di 1.2 m. l’equipaggio era di 5 uomini.
per l’epoca si trattava di un prodotto eccezionale per potenza dell’armamento e per corazzatura, ma risultò eccessivamente complicato e difficile da produrre.
il führer, anche se fortemente sconsigliato, volle mandare 19 nuovi tigre ancora di preserie in africa per testarli contro il nemico (il tiger fu incontrato per la prima volta dai britannici in tunisia e da allora in poi apparve in tutti i fronti tedeschi).
i carri terrorizzarono gli alleati rivelandosi invulnerabili frontalmente ai pezzi anticarro grazie ai 120 mm di corazza (il manuale d'impiego dei carri sherman americani, che erano la "massa" dei carri alleati, prevedeva che per mettere fuori combattimento un carro tigre era necessario impiegare quattro sherman con la prospettiva di perderne tre). l'apparato propagandistico nazista creò in breve tempo un mito di invincibilità ben superiore alle reali qualità e possibilità del mezzo, mito opportunamente diffuso tra le forze alleate che racchiuse in esso la vera forza del tiger i. già dai primi contatti avvenuti in africa, ufficiali americani indicavano nelle loro relazioni che il proiettile sparato dall'88 tedesco contro la parte anteriore della torretta dello sherman, penetrava, uscendo poi dalla parte posteriore della torretta stessa. gli equipaggi dei carri alleati erano ben consci della pericolosità del tigre e si seminò una vera psicosi tra i carristi alleati, tanto che ogni carro tedesco avvistato veniva identificato come tiger richiedendo l'intervento dei caccia-bombardieri "typhoon" e "thunderbolt" per eliminarlo.
di fatto il cannone che armava la maggior parte dei carri alleati era un 75/37 che si rivelava assolutamente inefficace contro la corazzatura frontale e laterale del tiger (per non parlare di quella della torretta). durante la battaglia di anzio uno di questi possenti carri, venne attaccato da una batteria di 4 pezzi anticarro americani che misero a segno tutti i loro colpi sulla torretta e contro la parte anteriore dello scafo. il tiger si limitò a brandeggiate la sua torretta ed a distruggerli uno dopo l'altro come se nulla fosse. anche i famosi bazooka erano poco più che "palline di carta con lo sputo" (parafrasando una frase del film "salvate il soldato ryan) nei sui confronti.
l'unica possibilità era quella di centrare un colpo da distanza ravvicinata nella parte posteriore mettendo fuori combattimento il motore.
solo verso la fine del 1944 furono montati dei cannoni da 76/52 e da 76/55 sugli sherman (dando origine allo sherman "firefly") e sui cromwell, così da creare le condizioni per poter affrontare alle medie ed alle corte distanze d'ingaggio i tigre ed i panther tedeschi (alle lunghe distanze l'88 del tigre la faceva, sempre e comunque, da padrone).
fortunatamente molti amici/colleghi sopportano questa mania e subiscono senza lamentarsi le filippiche con cui tempesto il forum stesso.
ma ogni tanto la storia mi da lo spunto per affrontare la stessa sotto un aspetto più tecnico e quindi, inerente a cad3d.
per questo motivo, apro questa rubrica in cui analizzare i mezzi più significativi. oggi per cominciare, vi voglio parlare di un mezzo che ha assunto un ruolo di simbolo di tale contesto storico.
il gigante dai piedi d'argilla
nel 1937 guderian descrisse i principi operativi e le tattiche che caratterizzarono il pensiero tedesco su come impiegare le formazioni corazzate in una futura guerra. il primo obiettivo della missione del carro pesante, all'interno di questo concetto, era di attaccare e distruggere i cannoni anticarro della linea difensiva nemica. il successivo obiettivo era di distruggere l'artiglieria nemica ma guderian, aveva correttamente previsto che la penetrazione delle linee difensive avrebbe costretto il nemico a gettare le sue riserve in un contro-attacco. circa l'importanza di sconfiggere questo contrattacco, guderian sottolineò che le forze corazzate dovevano essere in grado di sconfiggerlo, pena il fallimento.
la dottrina tedesca di quel tempo era essenzialmente offensiva.
di conseguenza la missione del tigre fu in primo luogo distruggere i carri armati del nemico. la comprensione di questo modo di pensare è fondamentale per capire perché il tigre è stato sviluppato e utilizzato in un certo modo.
i carri armati pesanti dovevano fungere da supporto per la fanteria e l'artiglieria ma lo scopo principale del carro pesante era quello di penetrare le difese del nemico, permettendo così ai carri armati medi di sfruttarne i vantaggi.
per questo già dal 1938 i tedeschi si resero conto che il pzkpfw iv sarebbe dovuto essere sostituito da un carro più moderno.
il tigre segnò un radicale cambiamento nei criteri di impostazione dei carri armati tedeschi visto che fino ad allora si era privilegiata la mobilità e la velocità rispetto alla corazzatura ed all'armamento.
questo perché la guerra lampo imponeva la velocità come chiave per la vittoria e la germania aveva deciso di giocare “all'attacco”.
ma l'andamento e il prolungamento del conflitto costrinse a mutare atteggiamento contro un nemico ben agguerrito e i tedeschi presto si resero conto di aver bisogno di carri pesantemente corazzati ed armati.
diverse ditte proposero dei prototipi ma nessuno di questi entrò in produzione.
nel 1941 la henschel ricevette una ordinazione per un carro i cui requisiti erano una velocità massima di 40 km/h, una buona corazza, un potente armamento e un peso complessivo entro le 36 t. la henschel presentò il ve3601 ma lo sviluppo fu interrotto a favore del vk 4501, un carro da 46 t. armato con l’efficacissimo cannone da 88 mm. di cui parleremo in seguito. il nuovo prototipo doveva essere pronto per il 20 aprile 1942, compleanno di hitler quindi, per rispettare i tempi, la henschel attinse idee dal vk3601 e da un altro prototipo denominato vk3001 e dall’unione dei due, nacque il vk4501(h). intanto anche la porsche lavorava alla specifica e elaborava progetti e prototipi tra cui il vk4501(p).
le due ditte presentarono i loro prototipi contemporaneamente in tempo utile per la presentazione da tenersi il giorno del compleanno del führer. dopo le valutazioni della commissione esaminatrice, venne prescelto il modello della henschel e ne venne ordinata la produzione che ebbe inizio nell’agosto del 42. la torretta porsche venne invece ritenuta ottima e venne montata così com'era sul prototipo vincente della henschel. ecco quindi nascere un carro squadrato e fatto di corazze saldate ad angolo retto con una insolita una torretta rotonda. il nuovo carro venne denominato pzkpfw vi tiger ausf e (sdkfz 181).
dall’agosto del 42 allo stesso mese del 44, ne verranno prodotti 1350 esemplari.
la commissione comunque, per premunirsi in caso di insuccesso del modello henschel, ordinò un lotto di 90 carri anche alla porsche che verranno completati come cacciacarri, i panzerjager ferdinand (sdkfz 184) così chiamati in onore del progettista ferdinand porsche. del tiger vennero prodotte tre versioni: oltre a quella standard, il carro comando (befehlspanzer) senza armamento ma provvisto di un verricello e, il carro d’assalto (sturmtiger) con una sovrastruttura munita di lanciarazzi da 38cm replicato in 10, massimo 18 esemplari.
il tiger era lungo, compreso il cannone 8.24 metri, mentre il solo scafo misurava 6.2 m. la larghezza era di 3.75 e l’altezza di 2.86. pesava 55.000 kg e grazie al motore maybach hl 230 p45 a 12 cilindri da 700 hp alimentato a benzina, raggiungeva i 38 km/h. l’autonomia era di 100 km, la pendenza massima superabile era del 60%, il gradino di 0.79 m e poteva scavalcare una trincea di 1.8 m mentre la profondità massima guadabile era di 1.2 m. l’equipaggio era di 5 uomini.
per l’epoca si trattava di un prodotto eccezionale per potenza dell’armamento e per corazzatura, ma risultò eccessivamente complicato e difficile da produrre.
il führer, anche se fortemente sconsigliato, volle mandare 19 nuovi tigre ancora di preserie in africa per testarli contro il nemico (il tiger fu incontrato per la prima volta dai britannici in tunisia e da allora in poi apparve in tutti i fronti tedeschi).
i carri terrorizzarono gli alleati rivelandosi invulnerabili frontalmente ai pezzi anticarro grazie ai 120 mm di corazza (il manuale d'impiego dei carri sherman americani, che erano la "massa" dei carri alleati, prevedeva che per mettere fuori combattimento un carro tigre era necessario impiegare quattro sherman con la prospettiva di perderne tre). l'apparato propagandistico nazista creò in breve tempo un mito di invincibilità ben superiore alle reali qualità e possibilità del mezzo, mito opportunamente diffuso tra le forze alleate che racchiuse in esso la vera forza del tiger i. già dai primi contatti avvenuti in africa, ufficiali americani indicavano nelle loro relazioni che il proiettile sparato dall'88 tedesco contro la parte anteriore della torretta dello sherman, penetrava, uscendo poi dalla parte posteriore della torretta stessa. gli equipaggi dei carri alleati erano ben consci della pericolosità del tigre e si seminò una vera psicosi tra i carristi alleati, tanto che ogni carro tedesco avvistato veniva identificato come tiger richiedendo l'intervento dei caccia-bombardieri "typhoon" e "thunderbolt" per eliminarlo.
di fatto il cannone che armava la maggior parte dei carri alleati era un 75/37 che si rivelava assolutamente inefficace contro la corazzatura frontale e laterale del tiger (per non parlare di quella della torretta). durante la battaglia di anzio uno di questi possenti carri, venne attaccato da una batteria di 4 pezzi anticarro americani che misero a segno tutti i loro colpi sulla torretta e contro la parte anteriore dello scafo. il tiger si limitò a brandeggiate la sua torretta ed a distruggerli uno dopo l'altro come se nulla fosse. anche i famosi bazooka erano poco più che "palline di carta con lo sputo" (parafrasando una frase del film "salvate il soldato ryan) nei sui confronti.
l'unica possibilità era quella di centrare un colpo da distanza ravvicinata nella parte posteriore mettendo fuori combattimento il motore.
solo verso la fine del 1944 furono montati dei cannoni da 76/52 e da 76/55 sugli sherman (dando origine allo sherman "firefly") e sui cromwell, così da creare le condizioni per poter affrontare alle medie ed alle corte distanze d'ingaggio i tigre ed i panther tedeschi (alle lunghe distanze l'88 del tigre la faceva, sempre e comunque, da padrone).
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