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ガイド付きクォータスでプロジェクト

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DANI-3D

Guest
buongiorno a tutti gli esimi colleghi.

e' da un po di tempo che ci penso e da qualche giorno ho impostato il progetto di una nuova macchina bella complessa parametrizzando tutti i vari assiemi, particolari, piani, assi, ecc., tramite relazioni e parametri che fanno riferimento a quote guidate inserite nell' assieme principale. vedi immagine allegata, in realtà le quote ed i particolari sono molti di più, ma per evidenti motivi di privacy ho lasciato solo pochi oggetti come esempio. avevo già utilizzato questo metodo in piccoli studi con ottimi risultati, ma è la prima volta che lo estendo ad un intero progetto.

in pratica creo nell' assieme tutte le quote guidate che servono a gestire il progetto ed al variare di queste tutto si aggiorna con qualche rigenera, i primi risultati sono soddisfacenti, è semplice ed intuitivo individuare la quota che si vuol cambiare... ma che succederà andando avanti ? e quì ho bisogno del vostro aiuto e di qualche consiglio. per prima cosa vorrei sapere se avete mai usato questo metodo. rimane stabile nel tempo ? ho provato anche a "maltrattare" le quote spostandole da un piano all' altro, modificando gli attacchi e non è successo niente, però i dubbi rimangono, e prima di andare avanti mi piacerebbe parlarne con voi.

un grazie anticipato a chi vorrà partecipare a questa discussione.
 

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ciao
io uso lo skeleton (oppure puoi fare un file prt con tutti i riferimenti piani /punti /assi e lo importi con eredità )
i progetti fatti così mi sono sempre stati stabili al variare delle quote di riferimento

ciao
 
ciao
io uso lo skeleton (oppure puoi fare un file prt con tutti i riferimenti piani /punti /assi e lo importi con eredità )
i progetti fatti così mi sono sempre stati stabili al variare delle quote di riferimento

ciao

ciao

e' il sistema che uso anch' io, quello che sto cercando di fare è di aggiornare, simulare, variare il progetto semplicemente modificando le quote principali, senza dover entrare nei singoli assiemi o particolari.
 
ciao dani
penso che questo sia un bel lavoro di progettazione top-down. se sarà efficace o meno o affidabile nel tempo lo potrai dire solo tu con la tua esperienza. non penso che nessuno riesca qui a dirti di più senza entrare nel merito del progetto in questione...
in pratica creo nell'assieme tutte le quote guidate che servono a gestire il progetto ed al variare di queste tutto si aggiorna con qualche rigenera...
da quanto ho capito (correggimi se sbaglio) tu hai parametrizzato tutto l'assieme basandoti sulle annotazioni 3d. beh, se posso permettermi, non è questa la funzione per cui sono state create. personalmente preferisco utilizzare lo skeleton perché nella mia esperienza lo ritengo un sistema più robusto e affidabile. le annotazioni 3d le uso solamente per mettere tolleranze di collaudo, annotazioni di fabbricazione, rugosità, tolleranze geometriche ecc... ma solo alla fine del progetto quando stiamo andando in produzione. questo perché non le ritengo robuste per niente perché sono ancorate a spigoli, punti ecc... che è facile che saltino. hanno il vantaggio che forse sono più intuitive in quanto possono essere visualizzate tutte istantaneamente, però anche lì se son troppe... aiuto aiuto :confused:
 
.. da quanto ho capito (correggimi se sbaglio) tu hai parametrizzato tutto l'assieme basandoti sulle annotazioni 3d.:

ciao ciao

no non sono annotazioni 3d, sono quote guidate nel modello e sono ancorate a piani, assi, superfici principali, per cui, in teoria, stabili.
 
sì sì dani, secondo me stiamo dicendo la stessa cosa! se sono le quote in giallo nella tua precedente foto io le chiamo annotazioni 3d e le uso per mettere solo le quote di collaudo a progetto finito... non ci ho mai parametrizzato niente sopra quelle lì. se le ritieni stabili, meglio! vuol dire che a te funziona.
sono quote guidate nel modello e sono ancorate a piani...
ho fatto una prova e non sono riuscito a mettere una quota guidata tra due piani ad esempio... :frown:

p.s. io le chiamo annotazioni 3d perché in creo quelle funzioni lì si trovano nel ribbon sotto la scheda annota e sono l'analogo dell'ambiente drawing se ci fai caso (solo che sei in ambiente 3d); da qui puoi mettere quote guidate, note, tolleranze geometriche, rugosità ecc...
ma (ripeto), non sono secondo me idonee a questo scopo specifico. sono state introdotte perché l'intento è quello di abbandonare gradualmente la messa in tavola per lavorare solo in 3d
 
sì. ok, si dice la stessa cosa.
allego un pezzo trattato con questo metodo, provate a cambiare le quote gialle e rigenerare. naturalmente, se non ci sono controindicazioni, il bello è che questo sistema è facilmente estendibile ad un grosso assieme.

il mio scopo è quello di risolvere un problema di non poco conto:
io cerco di parametrizzare, per ovvi motivi, il più possibile un progetto, questo complica un po' le cose quando si riprende in mano un vecchio assieme per delle modifiche, non sempre è immediato risalire al metodo, ai parametri ed alle relazioni usate per la costruzione. utilizzando le quote del modello sarebbe tutto più semplice perchè sono immediatamente visibili e disponibili all' inizio dell' albero del modello.
 

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sì. ok, si dice la stessa cosa.
allego un pezzo trattato con questo metodo, provate a cambiare le quote gialle e rigenerare. naturalmente, se non ci sono controindicazioni, il bello è che questo sistema è facilmente estendibile ad un grosso assieme.

il mio scopo è quello di risolvere un problema di non poco conto:
io cerco di parametrizzare, per ovvi motivi, il più possibile un progetto, questo complica un po' le cose quando si riprende in mano un vecchio assieme per delle modifiche, non sempre è immediato risalire al metodo, ai parametri ed alle relazioni usate per la costruzione. utilizzando le quote del modello sarebbe tutto più semplice perchè sono immediatamente visibili e disponibili all' inizio dell' albero del modello.

anche io due anni fa ho realizzato una macchina con questo metodo, fatta in solid edge. tutto perfetto, collegamenti stabili, con due click modificavo il master e propagavo le modifiche a tutti i filgi, un risparmio di tempo enorme, ma.....: :rolleyes:

quest'anno mi dicono di fare una macchina simile a quella di due anni fa. bene, potrei fare una copia totale dell'assembly e portare i nuovi riferimenti al nuovo skeleton, ma non posso perche' devo riutilizzare i codici esistenti e che non andro' a modificare. allora decido di creare nuove parti una alla volta, tutte le volte che si renda necessario, e qui' succede l'inghippo: apro il file della parte, salvo col nuovo nome, ma lei purtroppo conserva i collegamenti con la macchina di due ani fa. la soluzione e' che devo ricostruire i link uno alla volta, ricollegandoli al nuovo assieme di macchina, sto diventando matto..... :frown:
 
ciao, vedo che alla fine siamo tutti alla ricerca del metodo definitivo.

io faccio così: uso sempre gli skeleton e ne faccio la messa in tavola. il vantaggio principale è che mi creo tutte le viste che voglio e sfrutto l'associatività bidirezionale delle quote. ho anche imparato ad usare i motion skeleton, ma un altro trucco che uso da poco (su skeleton normali) per simulare le movimentazioni è associare o far pilotare quote dai datum graph.

un esempio lo trovate qui:

https://grabcad.com/library/4-stroke-50cc-engine-1

la cosa carina è che si riescono a fare cose che in apparenza sembrano impossibili.

nell'esempio proposto lo scheletro (normale, non ho usato motion scheleton) ha un parametro chiamato fase, che pilota la rotazione dell'albero. se cambio la fase i segmenti che rappresentano i lobi delle camme variano in lunghezza simulanto l'alzata del lobo della camma e muovendo l'articolazione che pilota le valvole queste cambiano posizione.

comunque, ricapitolando, io consiglio vivamente la messa in tavola dello scheletro.

00_skel.JPG
 
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anche io due anni fa ho realizzato una macchina con questo metodo, fatta in solid edge. tutto perfetto, collegamenti stabili, con due click modificavo il master e propagavo le modifiche a tutti i filgi, un risparmio di tempo enorme, ma.....: :rolleyes:

quest'anno mi dicono di fare una macchina simile a quella di due anni fa. bene, potrei fare una copia totale dell'assembly e portare i nuovi riferimenti al nuovo skeleton, ma non posso perche' devo riutilizzare i codici esistenti e che non andro' a modificare. allora decido di creare nuove parti una alla volta, tutte le volte che si renda necessario, e qui' succede l'inghippo: apro il file della parte, salvo col nuovo nome, ma lei purtroppo conserva i collegamenti con la macchina di due ani fa. la soluzione e' che devo ricostruire i link uno alla volta, ricollegandoli al nuovo assieme di macchina, sto diventando matto..... :frown:

questo problema lo affronto tutte le volte che faccio una macchina nuova, perchè fortunatamente o sfortunatamente, non è mai una macchina completamente nuova, ce n' è sempre una simile da cui ripartire. però devo dire che con il rinomina in sessione mi trovo benissimo, è un metodo un po' lungo, ma si aggiornano tutti i riferimenti ed i collegamenti del progetto.
 
questo problema lo affronto tutte le volte che faccio una macchina nuova, perchè fortunatamente o sfortunatamente, non è mai una macchina completamente nuova, ce n' è sempre una simile da cui ripartire. però devo dire che con il rinomina in sessione mi trovo benissimo, è un metodo un po' lungo, ma si aggiornano tutti i riferimenti ed i collegamenti del progetto.

ma se hai un codice che non andra' modificato in mezzo ad altri dieci che invece diventeranno nuovi, come lo gestisci?
 
eh, sono passati 15 minuti quindi aggiungo qui:

dicevo,

volendo si possono usare le note, c'è una discussione qui:

http://www.cad3d.it/forum1/threads/5308-quote-guidate-da-note

però alla fine dipende molto dal tipo di prodotto che progettiamo. un esempio è chi progetta cilindri: è il tipico assieme che vale veramente la pena parametrizzare perchè tirarne fuori una famiglia di prodotti dopo è veramente un attimo. se il progetto è un prototipo è inutile spingere a fondo la parametrizzazione.

una altra cosa che ho visto che è utile è sforzarsi di organizzare l'assieme prima ancora di tirare una singola linea: capire cosa mettere nello scheletro principale, capire se oltre agli assiemi conviene fare dei "sottoscheletri". il difetto di questa metodologia è che se il capo ("el paron") non sa una beata mazza di come si usa un parametrico e non ti vede disegnare "tochi" prima o poi la battuta ("poche seghe e fora i disegni ceo") te la caccia perchè non capisce che la mezza giornata che perdi per capire come organizzare l'assieme in realtà non è persa, è una cosa che ti fa guadagnare con gli interessi e rende il progetto facilmente riutilizzabile se capita ancora una commessa simile.
 
ciao, vedo che alla fine siamo tutti alla ricerca del metodo definitivo.

io faccio così: uso sempre gli skeleton e ne faccio la messa in tavola. il vantaggio principale è che mi creo tutte le viste che voglio e sfrutto l'associatività bidirezionale delle quote. ho anche imparato ad usare i motion skeleton, ma un altro trucco che uso da poco (su skeleton normali) per simulare le movimentazioni è associare o far pilotare quote dai datum graph.

un esempio lo trovate qui:

https://grabcad.com/library/4-stroke-50cc-engine-1

la cosa carina è che si riescono a fare cose che in apparenza sembrano impossibili.

nell'esempio proposto lo scheletro (normale, non ho usato motion scheleton) ha un parametro chiamato fase, che pilota la rotazione dell'albero. se cambio la fase i segmenti che rappresentano i lobi delle camme variano in lunghezza simulanto l'alzata del lobo della camma e muovendo l'articolazione che pilota le valvole queste cambiano posizione.

comunque, ricapitolando, io consiglio vivamente la messa in tavola dello scheletro.

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certo che dire... interessante! cioè hai rovesciato il concetto di quote di modellazione e quote di annotazione con questo sistema.
notevole :biggrin:
adesso visto su un piccolo tubolare non rende l'idea bene bene... sarei curioso di vederlo applicato ad un assieme dei tuoi a vedere che succede. forse è un po' lunghino da impostare perché ogni quota di modellazione ci devi mettere una quota guidata e una relazione (solo a scriverlo mi viene male... ). poi dopo se le quote parametrizzate sono molte si dovrà lavorare con gli occhiali da sole.
:cool:ahahahah:redface:
 
ma se hai un codice che non andra' modificato in mezzo ad altri dieci che invece diventeranno nuovi, come lo gestisci?

dunque, per duplicare un progetto faccio così: premetto che è un metodo non velocissimo, ma ... visto anche l' età non più giovanissima, minimizza gli errori.

faccio un rinomina in sessione di tutti quei codici, compresi i drw, che sono sicuro che cambiano, ma non gli do un nuovo codice definitivo, aggiungo un suffisso, per es. aa al vecchio codice, in questa maniera vedo subito i pezzi nuovi e conosco anche il vecchio codice. andando avanti con il lavoro, anche a distanza di giorni, non appena vedo che un pezzo lo devo modificare faccio subito un rinomina in sessione con in suffisso aa sia della parte che dell' assieme che lo richiama. quando il nuovo progetto è finito, o è a buon punto, mi armo di santa pazienza è rinomino i particolari che iniziano per aa con il codice definivo. preferisco perdere un po di tempo nel rinominare i pezzi che perdere relazioni, collegamenti e riferimenti vari.
 
certo che dire... interessante! cioè hai rovesciato il concetto di quote di modellazione e quote di annotazione con questo sistema.
notevole :biggrin:
adesso visto su un piccolo tubolare non rende l'idea bene bene... sarei curioso di vederlo applicato ad un assieme dei tuoi a vedere che succede. forse è un po' lunghino da impostare perché ogni quota di modellazione ci devi mettere una quota guidata e una relazione (solo a scriverlo mi viene male... ). poi dopo se le quote parametrizzate sono molte si dovrà lavorare con gli occhiali da sole.
:cool:ahahahah:redface:

negli assiemi è comodissimo, e la preparazione non è lunghissima, ti piazzi nell' assieme vai nelle relazioni e selezione quelle delle varie parti, un po di click e via, comunque non è necessario parametrizzarle tutte, basta controllare piani ed assi il resto viene da se.
 
ciao ciao

piccolo aggiornamento al metodo delle quote guidate:
sono circa 3 mesi che utilizzo questo metodo, sia in progetti abbastanza complessi che su piccoli assiemi. e ... devo dire che mi ci trovo molto bene. ho provato anche a "maltrattare" i vari componenti aggiungendo, spostando ed eliminando le quote guida con il risultato che le correzioni sono molto intuitive e semplici da effettuare.
inoltre, quando serve, è molto facile svincolare un pezzo dai riferimenti creati in un assieme e renderlo indipendente, oppure collegare ad un' altro gruppo, basta togliere o modificare una o più righe delle relazioni. cosa meno semplice se si usano riferimenti esterni come pubblica e copia geometria, unione eredità ecc.

c' è qualcuno che ha testato questo metodo ? mi piacerebbe conoscere il suo parere.
 

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