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ビット サイズ

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gtemp

Guest
buongiorno,
un cliente mi ha dato l' en dell'imbarcazione che sta costruendo e il breaking load della cima, mi ha chiesto di dimensionargli una bitta.
sto consultanto la iso 3913 e dalla tabella di figura 1 risulta che devo realizzare una bitta dn 160.
adesso, sempre usando la iso 3913 sto calcolando il breaking load f usando i valori relativi alla dn 160

acciaio 360 n/mm^2 - yeld stress 235 n/mm^2

d= 168.3 mm
da= diametro esterno minimo del tubo = 166.617 mm
da= (d-1%)-2(t-15%)= 149.617 mm
tmax= 60% dello yeld stress = 141 n/mm^2
f= [pigreco*Tmax*(Da^2-da^2)]32= 74417 n circa 7 t

se non ho commesso errori il risultato è maggiore di quello tabellato.
adesso mi chiedo:
1- il calcolo è giusto?
2- se il calcolo è giusto, c'è un fattore di sicurezza da moltiplicare al valore f trovato?

grazie
 
buongiorno,
la bitta è cosi definita:

bitta è il termine nautico con cui si indica una bassa e robusta colonna, che si trova sulle banchine dei porti e sui ponti delle imbarcazioni, ed alla quale vengono legati o avvolti i cavi d'ormeggio

1/32 è dato dalla formula riportata sulla iso

tmax=32f/pigreco*(da^2-da^2)
 
perdona eventuali miei strafalcioni ma non so cosa sia una bitta.
prof : "dimmi, come faccio a decarburare la ghisa?"
allievo : "bhe, insufflando ossigeno o aria...."
prof : "e basta?"
all : "bhe... si...."
prof : "sai cos'è una bitta?"
all : "no.... :confused:"
prof : "la bitta è quella colonnetta che si trova nei porti per ormeggiare le barche"
all : "ha.... :confused:"
prof : "sai... sono fatte di ghisa. però a trieste nonostante la bora non diventano d'acciaio! sai perchè? perchè per far avvenire la decarburazione è fondamentale che la ghisa sia fusa!" :mixed:

:biggrin:
 
...sto consultanto la iso 3913 e dalla tabella di figura 1 risulta che devo realizzare una bitta dn 160.
adesso, sempre usando la iso 3913 sto calcolando il breaking load f usando i valori relativi alla dn 160

non hai la possibilità di consultare le unav? le bitte sono già dimensionate e, anche nel caso ne debba realizzare una di "design", puoi prenderle a riferimento.
fino al 3 che rientro in ufficio non so dirti quale unav sia, ma se ti serve saperlo o avere le dim. di riferimento, posso controllare.

...perdona eventuali miei strafalcioni ma non so cosa sia una bitta.

te ne allego tre tipi diversi.
una da banchina, una di prua e una da barca.
 

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potresti indicarmi dove reperire queste normative?
grazie

ho cercato un po con google ma anche se trovo molti riferimenti alle unav, non trovo l'indirizzo a cui richiederle.
se puoi aspettare qualche giorno ti do tutte le info che ti occorrono.
 
buongiorno,
un cliente mi ha dato l' en dell'imbarcazione che sta costruendo e il breaking load della cima, mi ha chiesto di dimensionargli una bitta.
sto consultanto la iso 3913 e dalla tabella di figura 1 risulta che devo realizzare una bitta dn 160.
adesso, sempre usando la iso 3913 sto calcolando il breaking load f usando i valori relativi alla dn 160

acciaio 360 n/mm^2 - yeld stress 235 n/mm^2

d= 168.3 mm
da= diametro esterno minimo del tubo = 166.617 mm
da= (d-1%)-2(t-15%)= 149.617 mm
tmax= 60% dello yeld stress = 141 n/mm^2
f= [pigreco*Tmax*(Da^2-da^2)]32= 74417 n circa 7 t

se non ho commesso errori il risultato è maggiore di quello tabellato.
adesso mi chiedo:
1- il calcolo è giusto?
2- se il calcolo è giusto, c'è un fattore di sicurezza da moltiplicare al valore f trovato?

grazie

ho trovato la iso 3913 e le formule sono quelle che hai scritto tu.
appena torno a casa controllo sul cafiero e poi sulle unav.
ma il fattore di sicurezza non lo hai già inserito considerando il 60% dello snervamento, cioè un grado di circa 1,6?
poi si può discutere se è un valore sufficiente ma mi sembra che quello sia il fattore di sicurezza (o il freddo mi ha dato alla chiorba).
poi se hai un tiro di 7 ton, bisogna dare un'occhiata al ponte su cui insiste la bitta.
 
Last edited:
ti ringrazio per l'aiuto, aspettero' con impazienza.
per il ponte il problema non è il mio :)
grazie
 
le vacanze di natale sono finite e siamo tornati a casa. ho così dato, per curiosità, una letta alla copia del “manuale del tecnico navale”, edito nel 1926, che custodisco come una reliquia.
solo a titolo informativo, ho pensato di riprodurre il metodo usato all’epoca (ben 85 anni fa) per il dimensionamento delle bitte.

bitte di tipo comune: d’ordinario, di ghisa, talvolta per leggerezza di acciaio fuso; usate generalmente nella marina mercantile, spesso anche nella marina da guerra; dotazione normale per ciascun bastimento, 4 di 1^ grandezza e 4 di 2^ grandezza, distribuite ugualmente a prora in prossimità del mulinello a salpare ed a poppa in prossimità degli argani di tonneggio, ed un numero conveniente di bitte per i servizi d’accosto di fianco, lungo le murate sul ponte scoperto della nave; collegate rigidamente con lo scafo mediante perni passanti e con l’interposizione di un tacco di legna quercia fra ciascuna bitta ed il fasciame metallico dello scafo.
il diametro della bitta (d) viene, di solito, stabilito in relazione al cavo di ormeggio, oppure alla lunghezza l di scafo. il proporzionalmente della bitta viene eseguito in relazione al diametro d, supposto questo = 1.

per le bitte in acciaio fuso la grossezza potrà essere lievemente ridotta. ogni bitta sarà fissata allo scafo mediante otto perni passanti del diametro = 0,11 d + 5mm.


nel pdf allegato trovate il testo, le tabelle e il disegno di riferimento (anche in ferie mi tocca lavorà!) :biggrin:
 

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grazie exatem per il documento,
la prima tabella è chiara, data la lunghezza dello scafo trovo il diametro del fusto della bitta, la seconda tabella invece lo è un pò meno.

i vari valori sono dei fattori per ottenere le altre dimensioni della bitta dato il diametro?

ovvero, devo moltiplicare a x d eccetere???

grazie
 
grazie exatem per il documento,
la prima tabella è chiara, data la lunghezza dello scafo trovo il diametro del fusto della bitta, la seconda tabella invece lo è un pò meno.

i vari valori sono dei fattori per ottenere le altre dimensioni della bitta dato il diametro?

ovvero, devo moltiplicare a x d eccetere???

grazie

si, sono coefficienti in funzione del diametro.
tieni presente però che è una tabella del 1926.
appena rientro in ufficio ti passo qualche dato più recente.
ciao.
 
grazie grazie mille volte grazie.
sai sto cercando disperatamente dove posso acquistare il manuale che hai tu, me lo voglio regalare per la befana, ovvero per il mio compleanno.
:smile:
 
grazie grazie mille volte grazie.
sai sto cercando disperatamente dove posso acquistare il manuale che hai tu, me lo voglio regalare per la befana, ovvero per il mio compleanno.
:smile:

"il manuale del tecnico navale" di f. cafiero.
a casa ne ho una copia del 1926 che trovai anni fa su e-bay e che comprai al volo.
in ufficio ne ho un'altra del 1957 ma non è mio. e' proprietà dell'amministrazione.
purtroppo quella del 57 si tratta dell'ultima edizione, stampata dalla tipografia "la moderna" di la spezia.
abbiamo contattato la tipografia ma non credo che lo ristamperanno mai.
oggi anderebbe completamente riscritto aggiornandolo alle normative vigenti.
rimane comunque un bel testo da avere in libreria non fosse altro che per il valore storico.
se lo trovi in qualche mercatino o su qualche sito, compralo (prima che lo faccia io :biggrin:).
ciao.
 
Last edited:
un aggiornamento sull'argomento.

dal manuale del tecnico navale terza edizione 1957 - f. cafiero
la disposizione delle bitte, passacavi, spine, galloccie,, rulli, anelli e simili, è dipendente dal tipo e dalla grandezza della nave, nonchè dallo speciale servizio a cui essa è adibita, subordinatamente alle altre installazioni di coperta.
calcolo della bitta navale
le bitte vengono calcolate in modo che al carico di rottura del cavo si abbia una sollecitazione ancora di sicurezza sulla bitta, tenuto conto degli eventuali rinforzi e dell'indebolimento dovuto alla chiodatura.
momento flettente di proporzionamento bitta: mf=f*h dove: f sforzo di rottura del cavo o della catena; h braccio di leva; da considerare solo la sollecitazione alla flessione oppure solo al taglio secondochè l > 0,25d oppure l<0,25d essendo d il diametro della bitta.
chiodatura della bitta
le bitte si possono collegare allo scafo mediante chiodi o perni passanti, se fuse e sovrapposte al ponte; attraversando il ponte ed arrestate e collegate ad una lamiera di rinforzo sistemata sotto i bagli se di rilevante grandezza e robustezza e fusa. una prima verifica della chiodatura potrà essere fatta tenendo conto dello sforzo di taglio f; la sollecitazione ammissibile dovrà risultare k > f :sn; essendo "s" la sezione e "n" il numero delle chiavarde, di solito 6-8.


poi il manuale prosegue con tabelle per il dimensionamento in funzione del tipo di nave, delle dimensioni, ecc. ecc.

ho guardato le unav. quella sulle bitte è la 5771.1 - bitte navali a fusti paralleli.
per le unav, elenco norme italiane navali, sembra impossibile ma non riesco a reperire alcun indirizzo.
il mio elenco (del 1987) riporta solo genova, via iv novembre n° 6.
 
giusto per fare il punto della situazione.
sia la iso, che il cafiero, e credo anche la unav riportano come dimensionamento la sollecitazione a flessione (anche se io ho postato solo le formule della sollecitazione a taglio della iso).
a questo punto uso tutti e tre i modelli di calcolo riportati dalla iso, unav e dal cafiero, per fare un confronto?
grazie
 

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