quando si dice che la sopravvivenza in guerra è una combinazione di fattori tra i quali ha un ruolo decisivo la fortuna. il 16 marzo 1944 un u-boot tipo vii - l’u-1206 - venne consegnato al suo nuovo equipaggio e al loro comandante, il cap. schlitt, i quali iniziarono subito a prendere “confidenza” con il battello con uscite in mare di collaudo e addestramento.
il 6 aprile 1945 l’u-1206 diventava operativo e lasciava il porto di kristiansand in norvegia, per la sua prima missione, cercare e distruggere le navi inglesi e americane nelle acque del nord atlantico.
per un equipaggio di cinquanta uomini, in un battello di piccole dimensioni, la vita non era solo estremamente pericolosa, ma anche tutt’altro che gradevole. i locali erano piccoli e i servizi igienici non facevano certo eccezione.
esistevano a bordo due servizi ma siccome uno si trovava accanto alla cucina, era quasi sempre utilizzato quale deposito dei viveri così l’unico servizio rimasto doveva essere condiviso da tutto l’equipaggio.
inoltre, diversamente dai sommergibili alleati, i servizi igienici tedeschi non scaricavano in una cassa di raccolta delle acque nere ma direttamente in mare. questa scelta era stata dettata per non occupare spazio prezioso ma aveva un prezzo. i servizi potevano essere utilizzati solo in emersione. infatti, se immerso, la pressione esterna impediva lo scarico fuori bordo. così se quando ci si trovava in immersione, si aveva la necessità di utilizzare la latrina, i membri dell’equipaggio erano costretti ad utilizzare secchi, barattoli o qualsiasi altro contenitore di fortuna che andavano poi conservati fino alla successiva emersione quando finalmente, ci si poteva liberare del contenuto.
a questa poco edificante situazione si aggiungeva che i sistemi di ventilazione erano come minimo inadeguati il che significa che oltre ai fumi dei diesel, all’odore della nafta, al sudore, si aggiungevano le esalazioni di tutti quei secchi e lattine disseminate all’interno dell’angusto scafo.
ma il nuovo “1206” introduceva una importante novità.
un complicato sistema di valvole ad alta pressione infatti consentiva di consentirne l’uso dei servizi igienici anche in profondità. unico problema era che il sistema era così complesso che richiedeva una formazione specifica per il suo uso corretto così, oltre che complicate istruzioni indicate sui manuali, si ricorreva ad alcuni membri dell’equipaggio appositamente addestrati chiamati scherzosamente “specialisti sciacquone”.
dopo una settimana di pattugliamento, mentre si trovava a 200 piedi di profondità a circa 8 miglia dalla costa scozzese, il c.te karl adolf schlitt ebbe l’impellente necessità di ricorrere al nuovo servizio igienico. ma anziché ricorrere ad uno “specialista sciacquone”, cercò di seguire le istruzioni riportate sul manuale. evidentemente qualcosa non andò per il verso giusto così schlitt fu costretto a chiamare uno specialista il quale però commise un secondo errore aprendo la valvola esterna a mare mentre quella interna era in posizione “aperta”.
un torrente di acqua cominciò così ad affluire dalla “sfuggita” del wc inondando in pochi attimi il battello.
emerse così un secondo grave errore di progettazione, la toilette era stata ricavata in un locale che sovrastava le batterie così l’acqua di mare vi si riversò ed entrando in contatto con l’acido inizio la letale produzione di cloro che iniziò a diffondersi per tutto il battello. con il gas che inondava tutti i locali, il comandante non ebbe altra scelta che quella di emergere per areare lo scafo.
ma appena emerso il sommergibile tedesco venne individuato da aerei alleati e immediatamente attaccato. un marinaio tedesco morì nella confusione che si creò mentre altri tre cadevano in mare dove annegarono. l’u-1206 fu gravemente danneggiato e, non potendo più immergersi, il capitano ordinò di abbandonare la nave mentre la stessa affondava. nei suoi otto giorni di pattuglia, l’u-1206 non riuscì ad attaccare nessuna nave alleata anche se questo non avrebbe certo cambiato le sorti della guerra. il 30 aprile infatti, hitler si suicidava nel bunker di berlino e sette giorni più tardi la germania si arrendeva ponendo fine alla guerra in europa.
forse l’u-1206 fu l’unica nave condannata da una toilette ma proprio grazie al malfunzionamento di questa, 46 uomini dell’equipaggio sopravvissero alla guerra.
nel 1970 durante i lavori di posa di un oleodotto sottomarino venne individuato il relitto sul fondale di 230 metri.