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しかし、名誉?

  • Thread starter Thread starter Exatem
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tutto puo' essere, ma mi sa che stiamo sopravvalutando l'intelligenza politica dei nostri capi.

mai attribuire a scaltrezza cio' che e' piu' facilmente spiegabile con la stupidita'.

in genere sono d'accordo con questa affermazione, però mi chiedo se vale anche in questo caso.
infatti probabilmente l'interpretazione di fulvio alla lunga si rivelerà corretta, vedremo.

mi chiedo inoltre se ora, che i soldati sono stati ufficialmente indagati dalla procura italiana, è possiblie fare quello che è stato fatto ?
il magistrato militare e/o civile, non avrebbe dovuto/potuto opporsi ?

saluti
 
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nonno, quello "straccio" che hai dietro alla schiena non e' li' per fare ombra. e' il sangue degli italiani che sono morti per essa e che tu usi per infagottare i pacchi regalo per quattro speculatori e una rimbambita tedesca con le malcelate manie egemoniche di nonno adolfo.
forse non s'e' mai chiesto perche' il saluto e' dovuto prima a lei solo dopo al presidente della repubblica.

rispetto ed onore.

io queste tue parole le ribadisco e le confermo. contengono, con giustissima causa, tutta la rabbia ed il disprezzo verso quel capo delle forze armate (volutamente tutto in minuscolo) che non è in grado di farsi rispettare.

io ci aggiungo:
... i due giovanotti erano lì perchè ce li hanno mandati, mica a godersi il sole del pacifico.
me ne frega una cippa di luxottica, piaggio e fiat... per vendere due ciao a tre indiani, devo fare una figura di merda mondiale? ma va a da via i ciap!
 
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in genere sono d'accordo con questa affermazione, però mi chiedo se vale anche in questo caso.
infatti probabilmente l'interpretazione di fulvio alla lunga si rivelerà corretta, vedremo.

mi chiedo inoltre se ora, che i soldati sono stati ufficialmente indagati dalla procura italiana, è possiblie fare quello che è stato fatto ?
il magistrato militare e/o civile, non avrebbe dovuto/potuto opporsi ?

saluti

erano già indagati da oltre un anno ossia da quando è accaduto il fatto. logicamente non era stato possibile interrogarli fino ad ora.
 
io invece l'avevo interpretata come una craxiana manovra per unire l'utile al dilettevole.
prima (natale) li faccio rientrare in india, così iniziate a fidarvi, e tirate fuori il vero problema degli elicotteri. poi li tengo in italia per costringervi a mettere nero su bianco quello che fin'ora non avete voluto fare. quando mi sento tranquillo che i due italiani saranno protetti da questi accordi (finalmente stipulati), te li faccio tornare in india così vi mettete a posto le scartoffie, visto che è chiaro che ormai gli accordi sono stati presi, si deve solo seguire il formalismo della via ufficiale.

il tutto, anche con il rischio di perdere la faccia.

forse sono miope. si, probabilmente sono miope...

questo sarebbe stato un "voltagabbana" tipico del politico italiano. una "mastellata" da vecchio politico consumato.
ma questi sono dei dilettanti della politica, sono dei "tecnici" prestati al mondo politico che hanno evidenziato tutta la loro impreparazione e pressapocaggine.
la figura di merda è così grande che forse eguaglia l'8 settembre 43 e la fuga ignobile del re e di tutto il suo (in)degno seguito.

in tutto sto schifo, si salvano solo i due ragazzi che hanno detto: "siamo militari quindi obbediamo".
 
mi trovo d'accordo con old e con exatem, ma non ci dimentichiamo che la seconda guerra mondiale l'abbiamo "vinta" anche così.

a volte penso di essere io eccessivamente orgoglioso, ma io non avrei il coraggio di farmi vedere più in pubblico.

i due marò sono gli unici coerenti si tutta la faccenda.
 
dietro quello che appare come il suicidio dell’industria italiana (ilva di taranto, finmeccanica), si nasconde l’interesse di far scomparire, o perlomeno ridimensionare, un pericoloso concorrente capace di aggiudicarsi gare internazionali a scapito di gruppi molto più forti americani, russi e europei.
e’ elementare che dietro ai guai che hanno coinvolto grandi gruppi nazionali, qualcuno si sia avvantaggiato.
paesi che non sono moralmente meglio di noi e che quando si tratta di tutelare gli interessi nazionali, godono dell’appoggio dei rispettivi governi.
le accuse di corruzione sulla vicenda degli elicotteri all’india è tragicomica.
solo negli ultimi 10 anni, le industrie francesi sono state protagoniste di atti di corruzione per la vendita di navi da guerra a taiwan e sottomarini al pakistan, gli inglesi hanno tentato in mille modi di piazzare aerei all’arabia saudita e a paesi africani. ricordiamoci dello scandalo lockheed che travolse leader politici europei e giapponesi, della bofors che pagò tangenti per la fornitura di cannoni all’india…

facciamo un paragone:

- bae systems, una società inglese del settore aerospaziale e della difesa, anzi, la seconda più grande impresa di difesa del mondo e la più grande in europa, è stata soggetta a dure critiche, sia in generale per le attività nel settore della vendita di armamenti, sia in particolare per le risultanze di pratiche immorali e corruzione, inclusa la vicenda del contratto al yamamah con l'arabia saudita, che le consentì guadagni per 43 miliardi di sterline in venti anni. in tali vicende fu coinvolto anche mark thatcher il figlio dell'allora primo ministro margaret che firmò l'accordo, ma la politica intervenne a tutela degli interessi nazionali e tony blair bloccò le inchieste su bae systems.

- finmeccanica, azienda pubblica controllata dal ministero del tesoro, è stata accusata di aver pagato tangenti all’india per la vendita di 12 elicotteri.
cosa ha fatto la politica italiana?
niente e quindi solo danni.
non ha ad esempio, sospeso a titolo cautelare l'ad dal vertice dell’azienda (considerando anche che molte delle inchieste su corruzione si sono concluse con archiviazioni e assoluzioni) evitando così, o contenendo, le ripercussioni sul titolo in borsa. l’assenza, la latitanza dello stato, è stata di un silenzio fragoroso.

si tratta senz’altro di una coincidenza ma la minaccia dell’india di inserire finmeccanica nella “black list” delle aziende non gradite e quindi escluse da gare di fornitura, coincide casualmente con la visita a new delhi di hollande per la firma della vendita di reattori nucleari, caccia rafale e… elicotteri.

forse non tutti lo sanno ma l’italia è sotto attacco da parte delle potenti aziende straniere. siemens vuole ansaldo energia, i francesi puntano più al settore armiero e quindi a oto melara, wass, selex e mbda. gli inglesi sono interessati a riprendersi il controllo di agusta westland. gli americani stanno facendo di tutto per mettere in difficoltà alenia aermacchi cancellando contratti per gli aerei c-27 spartan e g-222.
il momento per venire a fare acquisti in italia deve essere particolarmente favorevole vista la crisi economica e il crollo dei titoli azionari. peccato che di questo gli unici a non rendersene conto siano proprio gli italiani.
 
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dietro quello che appare come il suicidio dell’industria italiana (ilva di taranto, finmeccanica), si nasconde l’interesse di far scomparire, o perlomeno ridimensionare, un pericoloso concorrente capace di aggiudicarsi gare internazionali a scapito di gruppi molto più forti americani, russi e europei.
e’ elementare che dietro ai guai che hanno coinvolto grandi gruppi nazionali, qualcuno si sia avvantaggiato.
paesi che non sono moralmente meglio di noi e che quando si tratta di tutelare gli interessi nazionali, godono dell’appoggio dei rispettivi governi.
le accuse di corruzione sulla vicenda degli elicotteri all’india è tragicomica.
solo negli ultimi 10 anni, le industrie francesi sono state protagoniste di atti di corruzione per la vendita di navi da guerra a taiwan e sottomarini al pakistan, gli inglesi hanno tentato in mille modi di piazzare aerei all’arabia saudita e a paesi africani. ricordiamoci dello scandalo lockheed che travolse leader politici europei e giapponesi, della bofors che pagò tangenti per la fornitura di cannoni all’india…

facciamo un paragone:

- bae systems, una società inglese del settore aerospaziale e della difesa, anzi, la seconda più grande impresa di difesa del mondo e la più grande in europa, è stata soggetta a dure critiche, sia in generale per le attività nel settore della vendita di armamenti, sia in particolare per le risultanze di pratiche immorali e corruzione, inclusa la vicenda del contratto al yamamah con l'arabia saudita, che le consentì guadagni per 43 miliardi di sterline in venti anni. in tali vicende fu coinvolto anche mark thatcher il figlio dell'allora primo ministro margaret che firmò l'accordo, ma la politica intervenne a tutela degli interessi nazionali e tony blair bloccò le inchieste su bae systems.

- finmeccanica, azienda pubblica controllata dal ministero del tesoro, è stata accusata di aver pagato tangenti all’india per la vendita di 12 elicotteri.
cosa ha fatto la politica italiana?
niente e quindi solo danni.
non ha ad esempio, sospeso a titolo cautelare l'ad dal vertice dell’azienda (considerando anche che molte delle inchieste su corruzione si sono concluse con archiviazioni e assoluzioni) evitando così, o contenendo, le ripercussioni sul titolo in borsa. l’assenza, la latitanza dello stato, è stata di un silenzio fragoroso.

si tratta senz’altro di una coincidenza ma la minaccia dell’india di inserire finmeccanica nella “black list” delle aziende non gradite e quindi escluse da gare di fornitura, coincide casualmente con la visita a new delhi di hollande per la firma della vendita di reattori nucleari, caccia rafale e… elicotteri.

forse non tutti lo sanno ma l’italia è sotto attacco da parte delle potenti aziende straniere. siemens vuole ansaldo energia, i francesi puntano più al settore armiero e quindi a oto melara, wass, selex e mbda. gli inglesi sono interessati a riprendersi il controllo di agusta westland. gli americani stanno facendo di tutto per mettere in difficoltà alenia aermacchi cancellando contratti per gli aerei c-27 spartan e g-222.
il momento per venire a fare acquisti in italia deve essere particolarmente favorevole vista la crisi economica e il crollo dei titoli azionari. peccato che di questo gli unici a non rendersene conto siano proprio gli italiani.
in momenti di crisi e di guerra economica (perche' siamo in guerra anche se non ce ne siamo ancora accorti) si capisce come certe regole molto "sovietiche" di controllo sulle aziende strategiche (interesse nazionale) erano e sono ancora valide.
 
Last edited by a moderator:
erano già indagati da oltre un anno ossia da quando è accaduto il fatto. logicamente non era stato possibile interrogarli fino ad ora.

appunto ...... dal momento che sembra una vicenda incentrata (in gran parte) sui cavilli giuridici, non era possibile che un magistrato italiano trovasse una qualche motivazione valida; questo avrebbe permesso di avere al governo una giustificazione per fare ciò che ha fatto.
d'altronde il governo indiano sembra che ne abbia trovato parecchi di questi cavilli ....... per poter fare ciò che ha fatto, dal momento che probabilmente si è reso conto quasi subito di avere fatto una c.......ta ed ora non sa' + come tirarsene fuori.
ciao
 
questo sarebbe stato un "voltagabbana" tipico del politico italiano. una "mastellata" da vecchio politico consumato.
ma questi sono dei dilettanti della politica, sono dei "tecnici" prestati al mondo politico che hanno evidenziato tutta la loro impreparazione e pressapocaggine.
la figura di merda è così grande che forse eguaglia l'8 settembre 43 e la fuga ignobile del re e di tutto il suo (in)degno seguito.

in tutto sto schifo, si salvano solo i due ragazzi che hanno detto: "siamo militari quindi obbediamo".

non scherziamo :) ............ l'otto settembre resta ineguagliabile, è fuori classifica.
per il resto direi che hai ragione. :(
ciao
 
forse non tutti lo sanno ma l’italia è sotto attacco da parte delle potenti aziende straniere. siemens vuole ansaldo energia

ora anche la samsung ........ a quanto sembra.
in generale sono contrario a queste operazioni, ma in certi casi può anche essere un bene ......... l'esempio orsi da te citato calza a pennello.
ciao
 
in momenti di crisi e di guerra economica (perche' siamo in guerra anche se non ce ne siamo ancora accorti) si capisce come certe regole molto "sovietiche" di controllo sulle aziende strategiche (interesse nazionale) erano e sono ancora valide.

quotone ............. :finger:
 
il valore dello spread

forse qualcuno si era illuso che alla decisione di non far rientrare i due fucilieri, l’india avrebbe tacitamente e passivamente accettato la presa di posizione.
forse qualcuno credeva che l'india si sarebbe rassegnata e avrebbe tacitamente accettato la nostra presa di posizione.
forse qualcuno pensava che ci avrebbero applaudito per il coraggio e l’italianità ritrovata.
forse…

sicuramente, non forse, grande deve essere stata invece la delusione/sorpresa alle inattese parole della “italiana” sonia ghandi che lapidaria dichiarava “li riprenderemo ad ogni costo, non sottovalutate l’india”.
così la tardiva esibizione di “attributi” è svanita alle prime minacce e la delusione per la mancata rassegnazione di new delhi di fronte a una tale esibizione di forza, così tanta determinazione, si è trasformata in una cocente, scottante, realtà.

il quirinale, titolare del comando supremo delle forze armate, ha dato priorità alla “soluzione amichevole” piuttosto che alla tutela di due dei suoi uomini.
quirinale che ha accettato il ricatto (accettazione che prevede sanzioni anche nel nostro codice penale visto che chi subisce un ricatto è obbligato e denunciare fatti e persone), quirinale che ha tradito la costituzione estradando cittadini italiani in un paese che contempla la pena di morte (e non ci vengano a raccontare di assicurazioni scritte che fino ad ora non sono state esibite ma bensì, regolarmente smentite dall’india).
di fronte a questo quadro desolante e distruttivo dell’identità nazionale, secondo alcuni cialtroni, dovevamo solo rispettare la parola data.
ma la parola data a chi?
iniziamo a chiederci, una volta deciso di non far rientrare in india i militari, cosa ci saremmo dovuti rimproverare e aspettare, cercando di capire i fatti.

i fatti sono che per oltre un anno l’india ci ha preso in giro con abusi e soprusi indegni di una nazione che si ritiene civile e democratica.
i fatti dicono che l’india non rispetta le convenzioni di diritto internazionale, non rispetta le immunità di cui godono i militari inviati in missione all’estero (anche i suoi cooperano alle missioni onu, farebbe bene a ricordarsene), non rispetta l’immunità di cui gode un ambasciatore (una delle norme più antiche tra quelle che regolano i rapporti tra nazioni, valida anche in caso di guerra), non rispetta le regole unclos, bara sulle perizie, sulle autopsie, sulla posizione della nave, attira con l’inganno la enrica lexie, ci minaccia neanche troppo velatamente, ci ricatta…
di fronte a tutto questo non abbiamo battuto ciglio, non abbiamo restituito ad esempio la mossa di sequestrare i diplomatici indiani in italia.
di chi è la responsabilità di questa colossale figuraccia?

l’ho già detto, di un governucolo lobotomizzato, ostaggio della sua stessa incompetenza e, sotto scacco delle lobby industriali che temono di vedere svanire, contratti non sempre limpidi e trasparenti.
si trattava di scegliere tra l'orgoglio e l'interesse.
e' inutile dire cosa ha prevalso.
nei post precedenti avevo applaudito alla decisione di far rimanere in italia i nostri anche se avevo sottolineato che forse si poteva scegliere un'altra via.
mai avrei immaginato un voltafaccia così rapido.

la credibilità di un paese, di un intero popolo, si basa anche su come lo stesso si pone di fronte al mondo. non è solo questione di debito pubblico o di spread, ma anche e soprattutto della serietà che la nazione ha nei rapporti internazionali.
ma chi può avere interesse a fare affari con un popolo di quaquaraquà che di fronte a chi fa la voce grossa traballa, vacilla, balbetta e si posiziona prontamente a strapparadicchio?
e che cosa ci stanno a fare a bruxelles i nostri 75 ben remunerati parlamentari europei? dove erano quando l’unione europea ha detto che “trattasi di questione bilaterale”? cosa siamo noi, con tutto il rispetto, il pakistan? non siamo noi un membro europeo, anzi, uno degli stati fondatori dell’europa?

allarghiamo un po’ il tiro… anche obama ha detto che “non sono affari nostri ma una questione tra italia e india”. bisognerebbe ricordargli che l’11 settembre non fu propriamente un affare italiano ma piuttosto una questione tra usa e terroristi, ma noi siamo andati, e siamo tutt’ora, in iraq e in afghanistan. che la solidarietà sia solo una parola vuota e senza senso?
sapete quante sono le missioni che ci vedono impegnati all’estero?
afghanistan, eau, bahrein, qatar, tampa, iraq, balcani, mar mediterraneo, oceano indiano, uganda, somalia, bosnia, georgia, rafah, niger, mali, libano, india, pakistan, israele, darfur, marocco, cipro, sudan, egitto, palestina, albania, malta, libia. alcune sotto egida dell’onu, altre europee, nato, bilaterali. sono oltre 5.500 i soldati italiani impegnati.

proviamo a ritirare le nostre navi dal corno d’africa e dall’oceano indiano e lasciamo i traffici internazionali alla mercè dei pirati, facciamo rientrare le truppe dall’afghanistan, dall’iraq, dal libano, dal kosovo, da tutte le missioni di pace in cui siamo chiamati e coinvolti e mandiamo a fanculo la pseudo solidarietà internazionale.

scusate lo sfogo ma ho scritto centinaia di pagine sul forum cercando di evidenziare quanto di buono abbiamo nel nostro passato e mai avrei immaginato uno schifo simile.
 
e' uno degli ultimi atti che sta disperatamente facendo il proconsole tedesco in italia con l'appoggio del vicere' dei borboni per tutelare ancora di piu' l'egemonia tedesca in europa. distrugge il barlume di credibilita' internazionale che avevamo riguadagnato dopo lo scandalo "spread", in realta' non avevamo perso un bel niente, ne' credibilita' ne' solvibilita', ma "qualcuno" a suon di svendite di btp (una certa db, che ha alleggerito di 90% la sua esposizione in un giorno, con l'appoggio mediatico delle agenzie di rating) lo ha fatto credere al mondo intero. (nota: strano che le agenzie di rating, che hanno sbagliato fragorosamente casi di rating come cirio, parmalat e lehman-brothers mantengano indefesse la loro credibilita'...).

poi la strana tempistica delle tangenti per forniture di armi proprio all'india, mentre casi analoghi esteri vengono prontaemnte insabbiati dai governi competenti.

l'eurogermania sta distruggendo il proprio concorrente principale (l'italia) con la complicita' della francia (che pensa di avvantaggiarsene anche lei, senza sapere che e' il prossimo bersaglio) e l'indifferenza degli altri stati (la stessa che ha riguardato i maro'). quello che e' "utile" lo compra (lamborghini, ducati...e la ferrari?) e il resto gli taglia i ponti (credito) o lo distrugge.

siamo in guerra, ma i nostri l'hanno gia' persa. ci hanno traditi senza neppure farci vedere chi era il nemico.
 
Last edited by a moderator:
sulle giudizio alle agenzie di rating sarei quasi d'accordo con te old ...........
sul resto non proprio ....... ho opinioni un poco diverse.
ciao
 
sulle giudizio alle agenzie di rating sarei quasi d'accordo con te old ...........
sul resto non proprio ....... ho opinioni un poco diverse.
ciao
anche io.
il bianco ed il nero sono colori che andrebbero usati di rado (se poi colori si possono chiamare).
 
la mia e' una analisi semplicistica, molto semplicistica, ristretta in poche righe di un messaggio.

diciamo che ho "digitalizzato" una situazione politica con un a/d converter a 1 bit... ovvio che la risoluzione di colore e la dinamica di gamma risulta piuttosto stretta...:wink:
 
beh... con un bit è difficile descrive altro che il bianco ed il nero... :biggrin:
 
e' notizia di oggi che agustawestland, gruppo finmeccanica, è stata selezionata dalla società bristow group inc per la fornitura di elicotteri aw189 destinati a missioni di ricerca e soccorso (sar: search and rescue) nel regno unito. la commessa, del valore di circa 275 milioni di euro, prevede la fornitura di 11 aw189 in versione sar.

cosa si inventeranno ora francesi e tedeschi?
 
andarono per suonare e furono suonati…

“la questione è stata risolta senza molti problemi grazie al deciso atteggiamento assunto dalla corte suprema e al suo energico intervento” ossia la linea dura ha piegato l’italia.
altro schiaffone assestatoci dal ministro della difesa indiano secondo il quale, avendo mostrato i muscoli nei confronti del nostro ambasciatore, si è raggiunto il facile obiettivo dato che l’italia si è “piegata senza problemi”.
e il popolo indiano ora ci guarda con un misto tra sospetto e derisione mentre la stampa locale parla di “piccola italia” che ha osato sfidare il gigante indiano e per questo ne è uscita con le ossa rotte.
secondo il giornale “the asian age” siamo al di sotto dello sri lanka che almeno otto anni fa, nonostante l’uccisione di 8 pescatori, non si è piegata, mentre “the guardian” accusa il governo indiano di essere stato troppo morbido nei confronti di un paese che usa “perfidia e inganno”.
così il popolo diviso in mille rivoli religiosi e politici, si scopre unito e alza la voce contro un paese “oppressore” che discrimina i lavoratori per razza e nazionalità applicando retribuzioni diverse tra indiani e italiani.

in italia invece un professore è stato chiamato a salvare la nazione dalla bancarotta e a restituire la presunta persa credibilità internazionale. un ministro degli esteri già ambasciatore in america. un governo di tecnici parolai, traditori, voltafaccia (c'è chi disse che mai e poi mai si sarebbe candidato) che ci ha ricondotto all’italietta pasticciona, confusa e senza colonna vertebrale.

oggi i due ministri si sono presentati in aula.
secondo una ricostruzione giornalistica, uno dei maggiori artefici dell’inversione a u è stato il ministro dello sviluppo economico che nella riunione del 21 marzo, avrebbe sponsorizzato il rientro in india dei marò per evitare ripercussioni economiche. ministro il cui consigliere diplomatico era proprio l’ambasciatore in india.
anche questo ministro si va così ad aggiungere alla triade responsabile della figuraccia...

il 15 marzo, quattro giorni dopo l’annuncio che i soldati non sarebbero rientrati, il presidente ha convocato i ministri coinvolti invitandoli a ricercare una "soluzione amichevole". così qualcuno ne ha approfittato per rimettere in corsa un sottosegretario ormai “fatto fuori” dai giochi importanti. così il sottosegretario, scavalcando anche il ministro, intavola una trattativa con gli indiani cercando di ottenere una resa onorevole ossia, la farsa di cui stiamo parlando.
si arriva al giorno 21 vigilia della scadenza del permesso quando un paio di ministri si lanciano all’attacco mentre a nulla valgono i tentativi di opposizione dei diretti interessati (che a questo punto si sarebbero dovuti dimettere).
anche il guardasigilli avvalla la decisione del rientro in india mentre con un messaggio a toni capuozzo, giornalista di canale 5, latorre dice: «non ci serve ora sapere di chi sia stata la colpa perché non ci porta a nulla - spiega il fuciliere -. quel che vi chiediamo ora non è divisione, ma unite le forze e risolvete questa vicenda (prima aveva scritto tragedia e poi l'ha corretto). come dicono i fucilieri tutti insieme, nessuno indietro. siamo italiani dimostriamolo».
già, purtroppo lo abbiamo dimostrato.
 
Last edited:
ce n'e' a sufficienza per aprire non una ma 10 indagini della magistratura, ordinaria e militare, oltre a qualche inchiesta nato e onu per le violazioni di trattati internazionali.
per il presidente ribadisco l'alto tradimento come comandante delle ff.aa. e la violazione della carta costituzionale come capo dello stato.

il sottosegretario andrebbe messo in tso per evitargli di fare altri danni, a se', al governo e al popolo italiano.

una domandina...
sicuramente non e' applicabile al caso, ma se un comandate mette a repentaglio l'integrita' fisica dei propri sottoposti con ordini errati uno dei suoi ufficiali sottoposti ha il dovere di rimuovere il superiore dal comando... ma che proprio non lo si possa fare con un presidente senza scatenare un gol*pe??
 
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