Er Presidente
Guest
capisco (in verità mi e' uscuro il motivoce n'e' a sufficienza per aprire non una ma 10 indagini della magistratura, ordinaria e militare, oltre a qualche inchiesta nato e onu per le violazioni di trattati internazionali.
per il presidente ribadisco l'alto tradimento come comandante delle ff.aa. e la violazione della carta costituzionale come capo dello stato.
il sottosegretario andrebbe messo in tso per evitargli di fare altri danni, a se', al governo e al popolo italiano.
una domandina...
sicuramente non e' applicabile al caso, ma se un comandate mette a repentaglio l'integrita' fisica dei propri sottoposti con ordini errati uno dei suoi ufficiali sottoposti ha il dovere di rimuovere il superiore dal comando... ma che proprio non lo si possa fare con un presidente senza scatenare un gol*pe??

secondo me se i due militari erano rientrati in italia grazie alla promessa di un loro rientro, dovevano rientrare e non si doveva neanche pensare di affermare il contrario (per poi rimangiarsi tutto) appena in italia.
a parte le considerazioni che ho già fatto sul nodo centrale del problema di cui i due soldati sono soverchiati, per me doveva essere proposto all'india uno scambio con un "colpevole" istituzionale, almeno un ufficiale di stato maggiore, questo per mettere in sicurezza i ragazzi ed alzare noi per primi il "tiro" della questione.
sempre nell'ottica di impedire che la faccenda scada in un semplice processo per rubagalline, nell'immediatezza del pronunciamento americano (obama) sulla non ingerenza su una questione tra italia e india (cosa formalmente condivisibile ma politicamente condannabile) si dovevano ritirare tutti nostri militi da ogni impegno internazionale sotto copertura onu o nato (lasciando porvocatoriamente attive le partecipazioni bilaterali).
a quel punto il "tiro" si sarebbe alzato al giusto livello, quello internazionale, da cui si poteva pretendere una (tardiva) intermediazione sulla faccenda.
mi rimane un dubbio. se, come sono sicuro, a suo tempo la "comunità" internazionale ci ha avesse offerto supporto e noi lo avessimo rifiutato...
ora, con quello che e' successo, il "sequestro" di un ambasciatore, cosa inaudita, dobbiamo per forza fare buon viso a cattivo gioco ma, una volta chiusa la faccenda (condanna dei nostri con immediata espulsione) spero che chi sarà al governo abbia la forza di agire "per le rime" (rottura relazioni diplomatiche e richiamo dell'ambasciatore) con denuncia di tutti gli accordi internazionali fatti con l'india, paese palesemente incivile e alla marce' della volontà di orde di cittadini invasati.
non sarebbe male chiedere subito l'intervento di un paese "terzo" a cui delegare la gestione del contenzioso, un paese sicuramente "non allineato" come la danimarca o addirittura la stessa inghilterra, sarebbe interessante vedere i loro ispettori al lavoro sulle "prove" decantate dagli indiani.
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