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しかし、名誉?

  • Thread starter Thread starter Exatem
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ce n'e' a sufficienza per aprire non una ma 10 indagini della magistratura, ordinaria e militare, oltre a qualche inchiesta nato e onu per le violazioni di trattati internazionali.
per il presidente ribadisco l'alto tradimento come comandante delle ff.aa. e la violazione della carta costituzionale come capo dello stato.

il sottosegretario andrebbe messo in tso per evitargli di fare altri danni, a se', al governo e al popolo italiano.

una domandina...
sicuramente non e' applicabile al caso, ma se un comandate mette a repentaglio l'integrita' fisica dei propri sottoposti con ordini errati uno dei suoi ufficiali sottoposti ha il dovere di rimuovere il superiore dal comando... ma che proprio non lo si possa fare con un presidente senza scatenare un gol*pe??
capisco (in verità mi e' uscuro il motivo :rolleyes: ) della tua avversione per il capo dello stato pero', personalmente penso che c'entri poco in questa operazione.

secondo me se i due militari erano rientrati in italia grazie alla promessa di un loro rientro, dovevano rientrare e non si doveva neanche pensare di affermare il contrario (per poi rimangiarsi tutto) appena in italia.

a parte le considerazioni che ho già fatto sul nodo centrale del problema di cui i due soldati sono soverchiati, per me doveva essere proposto all'india uno scambio con un "colpevole" istituzionale, almeno un ufficiale di stato maggiore, questo per mettere in sicurezza i ragazzi ed alzare noi per primi il "tiro" della questione.

sempre nell'ottica di impedire che la faccenda scada in un semplice processo per rubagalline, nell'immediatezza del pronunciamento americano (obama) sulla non ingerenza su una questione tra italia e india (cosa formalmente condivisibile ma politicamente condannabile) si dovevano ritirare tutti nostri militi da ogni impegno internazionale sotto copertura onu o nato (lasciando porvocatoriamente attive le partecipazioni bilaterali).

a quel punto il "tiro" si sarebbe alzato al giusto livello, quello internazionale, da cui si poteva pretendere una (tardiva) intermediazione sulla faccenda.

mi rimane un dubbio. se, come sono sicuro, a suo tempo la "comunità" internazionale ci ha avesse offerto supporto e noi lo avessimo rifiutato...

ora, con quello che e' successo, il "sequestro" di un ambasciatore, cosa inaudita, dobbiamo per forza fare buon viso a cattivo gioco ma, una volta chiusa la faccenda (condanna dei nostri con immediata espulsione) spero che chi sarà al governo abbia la forza di agire "per le rime" (rottura relazioni diplomatiche e richiamo dell'ambasciatore) con denuncia di tutti gli accordi internazionali fatti con l'india, paese palesemente incivile e alla marce' della volontà di orde di cittadini invasati.

non sarebbe male chiedere subito l'intervento di un paese "terzo" a cui delegare la gestione del contenzioso, un paese sicuramente "non allineato" come la danimarca o addirittura la stessa inghilterra, sarebbe interessante vedere i loro ispettori al lavoro sulle "prove" decantate dagli indiani.
 
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capisco (in verità mi e' uscuro il motivo :rolleyes: ) della tua avversione per il capo dello stato pero', personalmente penso che c'entri poco in questa operazione.

beh, come ho detto in altro post è il capo supremo delle forze armate e inoltre pare cha abbia avuto un ruolo ben definito nella getione della vicenda.

secondo me se i due militari erano rientrati in italia grazie alla promessa di un loro rientro, dovevano rientrare e non si doveva neanche pensare di affermare il contrario (per poi rimangiarsi tutto) appena in italia.
anche qui ho già espresso la mia opinione.
a chi abbiamo dato la nostra parola?

...paese palesemente incivile e alla marce' della volontà di orde di cittadini invasati.
appunto...

sempre nell'ottica di impedire che la faccenda scada in un semplice processo per rubagalline, nell'immediatezza del pronunciamento americano (obama) sulla non ingerenza su una questione tra italia e india (cosa formalmente condivisibile ma politicamente condannabile) si dovevano ritirare tutti nostri militi da ogni impegno internazionale sotto copertura onu o nato (lasciando porvocatoriamente attive le partecipazioni bilaterali).
anche questo l'ho detto in un post precedente.
ritiriamoci e lasciamoli nelle canne.
intanto hanno arrestato due marinai tedeschi...
 
sempre nell'ottica di impedire che la faccenda scada in un semplice processo per rubagalline, nell'immediatezza del pronunciamento americano (obama) sulla non ingerenza su una questione tra italia e india (cosa formalmente condivisibile ma politicamente condannabile) si dovevano ritirare tutti nostri militi da ogni impegno internazionale sotto copertura onu o nato (lasciando porvocatoriamente attive le partecipazioni bilaterali).
forse... ma forse una cosa del genere sarebbe stata vista dalla stampa straniera come un "dispettuccio da bambino"... chissà.
 
sul ruolo del presidente non saprei, sono perplesso ....... è effettivamente il comandante in capo, però io ho visto sempre la sua figura + come una personalità di garanzia.
insomma non ho mai pensato, né lo penso ora, che potesse/dovesse dare degli ordini operativi a dei soldati/battaglioni ecc. ecc.
questa è invece, una descrizione che si addice molto di + al presidente usa.

adesso non sparatemi addosso, se potete ........... :frown:
per quanto riguarda l'india non sono incivili, perlomeno non + di noi, e comunque non + di mille altri paesi e/o etnie.
forse a qualcuno è sfuggito che l'india non è + il paese di 50/60 anni fa'.
quando parliamo di vendere qualcosa agli indiani non parliamo di uno o due auto, o macchinari, oppure aerei ecc. ecc.
ragioniamo su numeri mooooolto + vasti, con le conseguenti ricadute commerciali.

detto questo io sono d'accordo con quanto è successo ?
assolutamente no' !
gli indiani hanno fatto una caxxata, in maniera consapevole od inconsapevole, io penso la seconda.
dopo questo non sapevano come uscirne senza perdere la faccia, e tutto questo è stato spiegato, molto meglio di me, da exatem.

quindi noi cosa dovevamo fare ?
c'erano 2 alternative:
1) fare buon viso a cattivo gioco, e rimandare i ns. soldati indietro; come è stato fatto la prima volta.
ovvero continuare la melina fino allo sblocco finale, una strategia di logoramento.
2) oppure come è stato deciso di fare, tenerci i ns. uomini qui' quando sono rientrati la seconda volta.

ma se prendi la strada numero 2 poi devi , anche, accettarne le conseguenze e non portare il paese nelle feci.
a costo di perdere anche dei soldi (leggi commesse).

insomma si è scelto (alla fine) di tenere i marò qui', e tutti eravamo contenti, poi ........ poi però si sono accorti che non avevano la forza di proseguire su quella strada, oppure (peggio ancora) siamo stati "ricattati" dal governo indiano e non abbiamo saputo/potuto dire di no'.

quale che ne sia stato il motivo lo stato italiano (qui' le minuscole ci vogliono) quindi ha fatto una caxxata ancora + grossa di quella degli indiani.
una volta deciso che i fucilieri rimanevano in italia dovevano rimanere in italia, punto !
niente voltafaccia.

saluti
 
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in italia invece un professore è stato chiamato a salvare la nazione dalla bancarotta e a restituire la presunta persa credibilità internazionale.

presunta ??? :confused:
l'avevamo proprio sotto le scarpe, e ci siamo ri-sollevati per poi ri-cadere adesso.
anche se per motivi differenti.
ciao
 
forse... ma forse una cosa del genere sarebbe stata vista dalla stampa straniera come un "dispettuccio da bambino"... chissà.
il ragionamento e' semplice. se la comunità internazionale non mi tutela (non puo', non vuole) non posso partecipare (far partecipare degli esseri umani) a missioni che potenzialmente potrebbero esporre la nostra nazione (i suoi uomini) ad un rischio non piu' "calcolato".
non e' una ripicca e' semplice conseguenza di fatti. basta ssere chiari e decisi nel metterla in atto.
 
il ragionamento e' semplice. se la comunità internazionale non mi tutela (non puo', non vuole) non posso partecipare (far partecipare degli esseri umani) a missioni che potenzialmente potrebbero esporre la nostra nazione (i suoi uomini) ad un rischio non piu' "calcolato".
non e' una ripicca e' semplice conseguenza di fatti. basta ssere chiari e decisi nel metterla in atto.
infatti, io non ho detto cosa è; su questo sono d'accordo con te (per una volta... puoi concedermelo... :biggrin:); ma cosa potrebbe apparire all'estero, dalla stampa che, per quanto spesso più seria della nostra, comunque si nutre di scoop.
 
presunta ??? :confused:
l'avevamo proprio sotto le scarpe, e ci siamo ri-sollevati per poi ri-cadere adesso.
anche se per motivi differenti.
ciao

per diventare il 17° lander tedesco?
sai che ti voglio bene, ma non mi venire a dire che il professore è stato il nostro toccasana...
uno faceva le corna al vertice ue ma l'altro leccava il cu..ne alla cancelliera.
tra i due a chi puzza ora l'alito?
 
sul ruolo del presidente non saprei, sono perplesso ....... è effettivamente il comandante in capo, però io ho visto la sua figura + come una personalità di garanzia.
insomma non ho mai pensato, né lo penso ora, che potesse/dovesse dare degli ordini operativi a dei soldati/battaglioni ecc. ecc.

infatti proprio di garanzia si tratta.
chi se non il capo supremo ha l'obbligo morale di tutelare, di difendere i suoi uomini?
sai un grande della storia come rommel cosa diceva?

più alto è il grado, maggiore è l'effetto che si ottiene con l'esempio.

non si tratta di dare ordini operativi, a quello sono destinati i comandi, ma di dare le linee guida, di indirizzare, di essere il riferimento garante appunto della costitutituzione, costituzione che è stata appunto tradita visto che è espressamente vietata l'estradizione di nostri concittadini verso paesi in cui è prevista la pena di morte.
 
Last edited:
per diventare il 17° lander tedesco?
sai che ti voglio bene, ma non mi venire a dire che il professore è stato il nostro toccasana...
uno faceva le corna al vertice ue ma l'altro leccava il cu..ne alla cancelliera.
tra i due a chi puzza ora l'alito?

non ci sono solo le corna, c'è stato anche tutto il precedente e posteriormente alle corna.
oppure ce ne siamo già dimenticati ?
per cui la mia risposta è che comunque puzza di + l'alito al primo, perché prima (scusate il gioco di parole) di avere la bocca profumata al primo toccherebbe prendersi la produzione annua di un'intera fabbrica di collutorio.
e forse non basterebbe .............
anch'io ti voglio bene, ma su questo abbiamo opinioni diverse, e non sono per niente un fan sfegatato del secondo, ottimo dal punto di vista dei conti, ma troppo approssimativo per essere un vero "politico".
ed alla lunga si è visto :(
ciao exa
 
anch'io ti voglio bene, ma su questo abbiamo opinioni diverse, e non sono per niente un fan sfegatato del secondo, ottimo dal punto di vista dei conti, ma troppo approssimativo per essere un vero "politico".
ciao exa :)

ma meno male, pensa che noia se tutti la pensassimo allo stesso modo. non ci sarebbe più il sano confronto dialettico che comunque, anche se poi ognuno resta sulle sue posizioni, accresce.
l'importante, e con te è sempre stato così e te ne rendo merito, è rimanere nel rispetto reicproco.
ciao ;-)
 
infatti, io non ho detto cosa è; su questo sono d'accordo con te (per una volta... puoi concedermelo... :biggrin:); ma cosa potrebbe apparire all'estero, dalla stampa che, per quanto spesso più seria della nostra, comunque si nutre di scoop.

concordo ma ............. mi chiedo se comunque, quanto suggerito dal presidente non avrebbe sortito qualche effetto.
ed un domani ?
ciao
 
infatti, io non ho detto cosa è; su questo sono d'accordo con te (per una volta... puoi concedermelo... :biggrin:); ma cosa potrebbe apparire all'estero, dalla stampa che, per quanto spesso più seria della nostra, comunque si nutre di scoop.

concordo ma ............. mi chiedo se comunque, quanto suggerito dal presidente non avrebbe sortito qualche effetto.
ed un domani ?
ciao

ragazzi... qui vi devo bacchettare (bonariamente).
anche se ho espresso l'idea di mandare tutti a fangala bisogna essere realisti.
leggete quello che più volte ho scritto parlando del "potere marittimo". forse ora, alla luce dei fatti indiani, è tutto più chiaro.
 
io continuo a vederla (sempre di più) come una figura di quaqquaraqquà.

mi fa una rabbia questa storia che non potete immaginare...
 
capisco (in verità mi e' uscuro il motivo :rolleyes: ) della tua avversione per il capo dello stato pero', personalmente penso che c'entri poco in questa operazione.

c'entra e c'entra molto, come per il colpo di stato perpetrato per portare il proconsole tedesco al governo prima facendolo senatore a vita per chissa' quali meriti e poi dandogli la guida del paese co una cambiale in bianco. come spiegato bene da exatem e' il capo delle forze armate e seconda figura simbolo dell'italia dopo la bandiera. non e' un semplice fantoccio e pur avendo molti meno poteri del presidente usa ne ha a sufficienza per influire sulle sorti politico-militari del paese.

secondo me se i due militari erano rientrati in italia grazie alla promessa di un loro rientro, dovevano rientrare e non si doveva neanche pensare di affermare il contrario (per poi rimangiarsi tutto) appena in italia.

non dovevano rientrare in india e basta e si imponeva all'india di indicare le leggi internazionali che hanno liberamente sottoscritto che ne impongono il rientro o si chiede loro se sono esentati dal rispettarle e perche'. in tal caso le conseguenze in ambito internazionale sulla mancanza di rispetto della parola data le avrebbero subite loro.

a parte le considerazioni che ho già fatto sul nodo centrale del problema di cui i due soldati sono soverchiati, per me doveva essere proposto all'india uno scambio con un "colpevole" istituzionale, almeno un ufficiale di stato maggiore, questo per mettere in sicurezza i ragazzi ed alzare noi per primi il "tiro" della questione.

sempre nell'ottica di impedire che la faccenda scada in un semplice processo per rubagalline, nell'immediatezza del pronunciamento americano (obama) sulla non ingerenza su una questione tra italia e india (cosa formalmente condivisibile ma politicamente condannabile) si dovevano ritirare tutti nostri militi da ogni impegno internazionale sotto copertura onu o nato (lasciando porvocatoriamente attive le partecipazioni bilaterali).

e su questo sono d'accordo. le collaborazioni bilaterali sarebbero state pero' cessate e andate a favore di francia, inghilterra e germania. chissa' perche' l'europa si e' tirata subito indietro e dopo lo scandalo finmeccanica la francia si e' precipitata in india a proporre le sue tangenti... europa unita... ma quando mai sei esistita???

a quel punto il "tiro" si sarebbe alzato al giusto livello, quello internazionale, da cui si poteva pretendere una (tardiva) intermediazione sulla faccenda.

mi rimane un dubbio. se, come sono sicuro, a suo tempo la "comunità" internazionale ci ha avesse offerto supporto e noi lo avessimo rifiutato...

non abbiamo fatto in tempo. l'aiuto c'e' stato rifiutato ancora prima che lo chiedessimo. nessuno comprometterebbe i propri rapporti economici per aiutare un concorrente. che brutta cosa la politica al servizio della finanza, eh...???

ora, con quello che e' successo, il "sequestro" di un ambasciatore, cosa inaudita, dobbiamo per forza fare buon viso a cattivo gioco ma, una volta chiusa la faccenda (condanna dei nostri con immediata espulsione) spero che chi sarà al governo abbia la forza di agire "per le rime" (rottura relazioni diplomatiche e richiamo dell'ambasciatore) con denuncia di tutti gli accordi internazionali fatti con l'india, paese palesemente incivile e alla marce' della volontà di orde di cittadini invasati.

impossibile. ti sembra che come "civilta'" i bric siano tanto lontani dall'india? adesso hanno capito che possono fare la "voce grossa" e per le forti (una volta...) economie occidentali saranno sorci verdi. sanno che potranno imporre qualsiasi nefandezza e violazione internazionale e passarla liscia sventolandoti sotto il naso i tuoi contrattini o scatenandoti addosso i loro paria invasati. abbiamo fatto un precedente pericolosissimo. dovevamo accettare il fatto del rischio di vederci stracciate le commesse (ricordiamoci che se le hanno accettate i vantaggi per loro c'erano, non sono cosi' sicuro di queste rappresaglie...) e rientrare le nostre industrie (ma guarda un po'... magari facevamo lavorare i nostri disoccupati...), poi voglio vedere con che tranquillita' i nostri concorrenti sarebbero andati a prendere il nostro posto in un paese in cui le leggi dipendono dall'umore delle vacche sacre...
se l'europa fosse stata veramente unita l'india avrebbe visto il richio di perdere tutte le industrie area euro, allora si' che i calzoni se li sarebbero calati loro, invece i nostri "cuginetti" si sono precipitati subito ad offrirsi al nostro posto... ma che ci stiamo a fare in europa, a fare le figure da pixla???:angry:

non sarebbe male chiedere subito l'intervento di un paese "terzo" a cui delegare la gestione del contenzioso, un paese sicuramente "non allineato" come la danimarca o addirittura la stessa inghilterra, sarebbe interessante vedere i loro ispettori al lavoro sulle "prove" decantate dagli indiani.

be', danimarca terzo un par di scogli... fa parte del "gruppo del nord" che vede di buon occhio la crisi mediterranea a vantaggio delle regioni nordeuropee. preferirei nuova zelanda o argentina (molto vicina ai brics ma con buoni rapporti con l'italia vista la notevole presenza di cittadini di origini italiane).
 
c'entra e c'entra molto, come per il colpo di stato perpetrato per portare il proconsole tedesco al governo prima facendolo senatore a vita per chissa' quali meriti e poi dandogli la guida del paese co una cambiale in bianco.
lo rimpiangeremo, mi dispiace.

non dovevano rientrare in india e basta ...
non dovevano entrare in india, questo e' stato il problema.
comunque sembrerebbe che il "mancato rientro" avrebbe dovuto rimanere riservato fino alla conclusione di una fase nel tentativo di trovare un accordo "pacifico".
il problema, sembrerebbe, e' che "qualcuno" (uno a caso) si sia scapicollato sui giornali a gridare "l'evento" bruciando ogni possibilità di accordo.

se e' vero...



e su questo sono d'accordo. le collaborazioni bilaterali sarebbero state pero' cessate e andate a favore di francia, inghilterra e germania. chissa' perche' l'europa si e' tirata subito indietro e dopo lo scandalo finmeccanica la francia si e' precipitata in india a proporre le sue tangenti... europa unita... ma quando mai sei esistita???
sulla francia non possiamo avere ancora dubbi sulla sua "eurosimpatia" a "sprazzi" e a "vantaggio", hanno dato prove ripetute nel recente passato.


non abbiamo fatto in tempo. l'aiuto c'e' stato rifiutato ancora prima che lo chiedessimo. nessuno comprometterebbe i propri rapporti economici per aiutare un concorrente. che brutta cosa la politica al servizio della finanza, eh...???
non possiamo saperlo, si sta parlando di un anno e mezzo fa.


impossibile. ti sembra che come "civilta'" i bric siano tanto lontani dall'india? adesso hanno capito che possono fare la "voce grossa" e per le forti (una volta...) economie occidentali saranno sorci verdi. sanno che potranno imporre qualsiasi nefandezza e violazione internazionale e passarla liscia sventolandoti sotto il naso i tuoi contrattini o scatenandoti addosso i loro paria invasati. abbiamo fatto un precedente pericolosissimo. dovevamo accettare il fatto del rischio di vederci stracciate le commesse (ricordiamoci che se le hanno accettate i vantaggi per loro c'erano, non sono cosi' sicuro di queste rappresaglie...) e rientrare le nostre industrie (ma guarda un po'... magari facevamo lavorare i nostri disoccupati...), poi voglio vedere con che tranquillita' i nostri concorrenti sarebbero andati a prendere il nostro posto in un paese in cui le leggi dipendono dall'umore delle vacche sacre...
se l'europa fosse stata veramente unita l'india avrebbe visto il richio di perdere tutte le industrie area euro, allora si' che i calzoni se li sarebbero calati loro, invece i nostri "cuginetti" si sono precipitati subito ad offrirsi al nostro posto... ma che ci stiamo a fare in europa, a fare le figure da pixla???:angry:
su questo mi trovi pienamente d'accordo, di fronte alla malafede (e la richiesta di entrare in acque territoriali e' stata un imbroglio) non ci devono essere tentennamenti, alla prima richiesta far scendere i militari dalla nave si richiamava immediatamente l'ambasciatore in italia e gli si consegnava un comunicato nei termini giusti "se pretendete questo allora tutti gli accordi saltano, punto".


be', danimarca terzo un par di scogli... fa parte del "gruppo del nord" che vede di buon occhio la crisi mediterranea a vantaggio delle regioni nordeuropee. preferirei nuova zelanda o argentina (molto vicina ai brics ma con buoni rapporti con l'italia vista la notevole presenza di cittadini di origini italiane).
mi fido, non conosco lo stato delle relazioni internazionali, "amiche".

due sole considerazioni:
ribadisco che il problema si e' creato nell'istante in cui e' stata costruita la missione, nessuno ha mai fatto missioni, mi ripeto, senza accordi preventivi.

lo stato di scarsa considerazione internazionale di cui soffre l'italia sono la conseguenza del suo stato, non la sua causa.
 
la terza guerra mondiale

il direttore del world affairs di new delhi ha scritto un’interessante relazione sui rapporti tra india e italia e più in generale, tra paesi asiatici e occidente.
se ripercorriamo la storia dell’europa dovremo considerare che essa fu caratterizzata per almeno 5 secoli da avventure coloniali contraddistinte da misfatti di ogni genere caratterizzati dal disprezzo verso gli indigeni, oppressioni, soprusi, brutali repressioni, che hanno lasciato un ingombrante bagaglio di memorie mai del tutto sopite. così ogni azione del “vecchio continente” è vista con sospetto e timore.

l’italia non ha una grande tradizione coloniale e sicuramente non ne ha tratto vantaggi economici anzi, le campagne del ventennio ci costarono uno sproposito (vedi discussione “il grande illusionista”) e non ne ricavammo nulla. secondo l’autore dell’articolo l’indiano di media cultura sa benissimo distinguere tra nazioni “rapaci” come inghilterra, francia, portogallo, olanda e quelli invece che hanno avuto un ruolo minore nel colonialismo (o non ne hanno avuto affatto).
l’italia è vista come un paese “giovane”, unificatosi non troppo tempo fa e fino ad allora frazionato, suddiviso, invaso, “colonizzato” anch’esso, ma è comunque un paese della nato sotto il controllo usa, paese amico del pakistan e delle minoranze separatiste indiane e questo ha un suo peso nelle valutazioni. ciò nonostante il nostro paese gode di un discreto credito di simpatia anche perché visto come un “vaso di coccio in mezzo a vasi di ferro”. l’italia rappresenta agli occhi di questa parte del mondo, il “terzo mondo” dell’europa ma è anche il paese al centro del mondo cattolico per cui, grazie all’opera di persone come madre teresa di calcutta, usufruisce del rispetto di un paese in cui la religione è alla base della propria cultura.

ma la nato è comunque “ingombrante” visto che da tempo che sta facendo pressioni sull’india affinché appoggi l’embargo all’iran ed eventualmente un attacco allo stesso paese, costringendola ad una posizione assai scomodo. in questo contesto un incidente di secondaria importanza come quello occorso tra i nostri militari e pirati/pescatori, assume una particolare rilevanza. comunque due erano e sono tutt’ora le questioni prioritarie.
- la sovranità: e qui non vi è alcun dubbio sul fatto che i militari abusivamente trattenuti, erano e sono espressione diretta dello stato italiano. di sicuro non erano imbarcati su un mercantile per loro questioni private. erano in uniforme e svolgevano una missione all’estero a difesa dell’incolumità di persone e cose, su mandato del parlamento ed a seguito di accordi internazionali e anche se avessero commesso un illecito, la giurisdizione è italiana. la presa di posizione indiana è contraria ai principi cui sui ispira il diritto internazionale
- tutela dei diritti fondamentali: l’italia è impegnata in ogni sede internazionale contro la pena di morte. la sola ipotesi della possibilità che possano essere condannati alla pena capitale avrebbe preteso un atteggiamento di fermezza assoluta da parte delle nostre massime autorità.

torniamo un attimo all’europa che tanto ci chiede e nulla ci dà.
con un po’ di realismo è facile comprendere come la germania stia vincendo la terza guerra mondiale. poco alla volta è riuscita (o sta riuscendo) ad imporre il suo volere sui partners più deboli. la grecia è la prima vittima, sottoposta a condizioni umilianti e che la stanno trasformando in una colonia. il sistema ha iniziato a mangiare se stesso e la super struttura a guida germanica sta lentamente sciogliendo come neve al sole i governi nazionali sostituendoli con un sistema retto dalla finanza. l’italia che è nota per il suo tutt’altro che trasparente sistema economico, sembra la prossima vittima designata e come la grecia, è considerata debole e vittima di partners più ricchi ed influenti.

lo dimostra anche il caso dell’attacco alla libia in cui siamo stati chiaramente “i perdenti”. in nome di una solidarietà europea, di un non meglio chiarito pretesto umanitario, siamo dovuti andare contro gli interessi nazionali al fine di far rispettare le volontà americane e ai suoi vassalli europei. la disinvolta e aggressiva introduzione francese e inglese in libia, mira a fare fuori i pericolosi rivali italiani dalla loro posizione privilegiata e a metterli in un angolo eliminandoli dal mercato nord africano. la francia, dopo la caduta del leader libico, si è assunta il ruolo di leadership e di partner principale evidenziando come il nostro paese si sia mosso tardivamente, in modo incerto e mediocre. lo dimostra il fatto che durante il suo discorso alle nazioni unite del 20 settembre l’america abbia ringraziato per il contributo bellico la danimarca e la norvegia (!) ignorando totalmente la partecipazione italiana che se invece andiamo a leggere nei numeri, è stata assai sostanziosa (e dispendiosa).
dimenticano i cugini d’oltralpe (o volutamente ignorano) che gli aerei italiani sono stati protagonisti di 2000 sortite con oltre 7000 ore di volo a cui vanno aggiunte le 400 ore degli elicotteri imbarcati cioè quanto gli inglesi (2400 sortite) che però disponevano di circa 30 aerei contro i 14 nostri, e che le nostre forze armate complessivamente hanno partecipato per il 10% allo sforzo bellico.

e’ incredibile come questa “dimenticanza”, sia passata nel silenzio ma evidenzia una volta di più, il nostro ruolo nella comunità.
 
la terza guerra mondiale

... lo dimostra il fatto che durante il suo discorso alle nazioni unite del 20 settembre l’america abbia ringraziato per il contributo bellico la danimarca e la norvegia (!) ignorando totalmente la partecipazione italiana che se invece andiamo a leggere nei numeri, è stata assai sostanziosa (e dispendiosa).
dimenticano i cugini d’oltralpe (o volutamente ignorano) che gli aerei italiani sono stati protagonisti di 2000 sortite con oltre 7000 ore di volo a cui vanno aggiunte le 400 ore degli elicotteri imbarcati cioè quanto gli inglesi (2400 sortite) che però disponevano di circa 30 aerei contro i 14 nostri, e che le nostre forze armate complessivamente hanno partecipato per il 10% allo sforzo bellico.

e’ incredibile come questa “dimenticanza”, sia passata nel silenzio ma evidenzia una volta di più, il nostro ruolo nella comunità.
tutto condivisibile, pero' personalmente una idea del perche' di quella dimenticanza sulla libia c'e' l'avrei...e, forse, dimenticando di nominarci ci hanno fatto un grande favore.
 
questa mi sfugge....
mi ricordo che all'inizio delle operazioni non si era cosi' sicuri se considerarci loro alleati o amici del rais, visto che, oltre che partner era ogni giorno in televisione a rivendicare l0aiuto del suo "amico".

amico che aveva dato lustro al dittatore libico in modo talmente "smaccato" da mettere in difficoltà tutta la comunita' internazionale.
gli americani, a torto o a ragione, hanno il vizio di essere molto suscettibili nel tenere in considerazione, o meno, i paesi fiancheggiatori dei loro nemici.

mi sembra chiaro che dopo aver mandato alle ortiche la nostra storica alleanza con gli americani (un dobbio binario di democristiana memoria che ci permetteva di mantenere in europa una posizione particolarmente vantaggiosa perche' soggetta a "concorrenza") abbiamo perso molto "appeal" anche in europa che ci ha fatto scontare i decenni del nostro comportamento da "amico degli amici" che non mancavamo di sbandierare.
 

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