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しかし、名誉?

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...non è affatto vero che venire da dritta gli dava diritto di rotta.

ho dimenticato di sottolineare che per quanto riguarda eventuali diritti di precedenza, ho fatto riferimento a quanto "avrebbe" (a questo punto il condizionale è d'obbligo) scritto nel verbale l'ammiraglio italiano.
 
ma quante fregnacce dobbiamo ancora ingoiare? perché non sono ancora state rese pubbliche le carte ufficiali della vicenda?

ci sono inchieste in corso della magistratura militare e civile, non credo che avremo accesso a nessuna carta fino alla conclusione delle inchieste e all'inizio degli eventuali processi.
aggiungo che quando ci sono di mezzo i generali la tendenza qui da noi è quella di lanciare fumogeni a tutto spiano, e infatti giustamente stai parlando di fregnacce e minchiate che ci hanno raccontato.

resta il fatto che, se effettivamente siamo stati noi ad uccidere i due pescatori, la giurisdizione è comunque italiana (al netto di altre balle raccontateci). perché se si riscontrasse la responsabilità dei militari italiani, a quel punto, dovrà essere appurato se l'azione di fuoco è stata interamente condotta con la finalità di effettuare tiri di avvertimento in acqua accidentalmente finiti a bordo, oppure se si sia deciso intenzionalmente di fare fuoco sul natante

se le perizie balistiche effettuate sulle armi arrivano addirittura a stabilire che le armi usate erano quelle in dotazione ad altri due dei militari imbarcati sulla lexie sembrerebbe proprio che a sparare sulla barca siano stati i nostri militari. o mi sfugge qualcosa?
certo che, al netto della giurisdizione e di tutto quello che ne consegue e che ha già conseguito, se i due fucilieri di marina avessero veramente ucciso i pescatori (coi loro fucili o quelli in dotazione ai loro colleghi poco importa) con dei tiri che dovevano essere di avvertimento e in acqua è meglio che posino le armi da fuoco e si diano al tiro con la fionda. erano su una nava da 100.000 tonnellate, non su una canoa sballottate nelle rapide. se si mira in acqua (non necessariamente sforzandosi di colpire un metro davanti alla prua della barca) si colpisce l'acqua e la si colpisce sufficientemente lontano dalla barca da farsi notare dall'equipaggio.
si sa di preciso quanti colpi sono stati sparati in tutto? mi pareva di aver letto di 20. venti colpi sparati in tre raffiche, la prima a 500 metri in aria, le altre due in acqua. quattro proiettili colpiscono due dell'equipaggio. più che tiri di avvertimento a me sembrano tiri mirati proprio al centro della barca in avvicinamento.
ovviamente queste mie sono solo deduzioni sulla base di tutte le fregnacce miste a verità che abbiamo letto e sentito fin'ora.
 
sulla gazzetta ufficiale del 29 marzo è stato pubblicato il “regolamento recante l'impiego di guardie giurate a bordo delle navi mercantili battenti bandiera italiana, che transitano in acque internazionali a rischio pirateria” ed entrerà in vigore il prossimo 13 aprile. si tratta di un testo di 11 articoli (che trovate allegato) in cui sono elencate le modalità per l’acquisto, l’imbarco, il trasporto di armi e munizioni e che regola i rapporti tra guardie giurate e il comandante delle navi su cui sono imbarcati i team di difesa.
questo non significa che dal 14 potranno essere imbarcate guardie giurate, occorreranno diversi mesi infatti per qualificare il personale e renderli operativi. nel frattempo la discussione sui rischi di crisi internazionali nel caso di nuovi “incidenti” ha portato alcuni politici a riconsiderare l’opportunità di continuare l’imbarco di militari.
come ho scritto in un post precedente, questa ipotesi ha sollevato le proteste di confitarma che ha sottolineato per voce del suo presidente, come i fucilieri del san marco hanno effettuato circa 160 missioni di protezione al naviglio italiano e al suo equipaggio, portando a zero nel 2012 il numero degli abbordaggi e ha poi evidenziato che in assenza di una normativa che permetta l’impiego di personale di difesa privato, questa eventualità significherebbe lasciare gli equipaggi senza alcuna difesa di fronte all’azione dei pirati (che continuano ad infestare quelle acque).

adesso la normativa c’è ma è stata subito bocciata dagli operatori del settore secondo i quali di fatto impedirebbe il ricorso ad agenzie private per la sicurezza con il rischio che le navi mercantili si ritrovino sia senza militari sia senza guardie private. secondo un consulente del senato, chiamato per la messa a punto del regolamento, i funzionari del ministero dell’interno in collaborazione con i colleghi dei trasporti, avrebbero partorito la solita mostruosità burocratica.
in sostanza vengono contestati gli articoli 3 e quelli riguardanti le armi (6 -7 -8).

vediamo l’art. 3, esso recita: “nei casi in cui il ministero della difesa abbia reso noto all'armatore che non è previsto l'impiego dei nuclei militari di protezione, possono essere svolti da guardie giurate, dipendenti direttamente dagli armatori…” questo significa che nel caso in cui il ministero della difesa comunichi di non poter fornire suoi uomini, il servizio può essere svolto da guardie private. si tratta quindi di “tappare le falle” a chiamata, non potendo contare su di un rapporto di lavoro continuativo rendendo di fatto impossibile pianificare investimenti, assunzioni, addestramenti.

gli articoli riguardanti gli armamenti fanno riferimento all’articolo 52 sulla legittima difesa considerato generico e non garantista dell’operato dei privati che rischiano di trovarsi seriamente nei guai. un’anomalia riguarda la “cessione di armi in comodato d’uso” (art. 6 comma 2) dimenticando che in italia è vietato il noleggio di armi da guerra e quindi il comodato d’uso. la locazione (noleggio) o il comodato (prestito) delle armi per uso scenico, ovvero destinate ad uso sportivo o di caccia, sono consentiti dall'art. 22 della legge n. 110 del 18 aprile 1975 ma riguarda appunto altre tipologie di armi. altra grave lacuna riguarda l’imbarco o lo sbarco di armi in paesi stranieri dato che è proibito il trasporto di armi senza appositi accordi bilaterali. le critiche vengono anche dalle società private che si occupano di sicurezza interessate ad accaparrarsi il servizio soprattutto per quanto riguarda la gestione delle armi in paesi stranieri.

intanto una nuova testimonianza scagionerebbe i due fucilieri. un ufficiale della enrica lexie ha rilasciato una intervista in cui afferma di aver visto una imbarcazione avvicinarsi con chiaro atteggiamento offensivo. uno dei due fucilieri avrebbe allora fatto segnalazioni luminose e poi mostrato il fucile mentre il peschereccio continuava ad avvicinarsi, a quel punto avrebbe sparato 3 raffiche in acqua. l’ufficiale assicura poi che mentre l’imbarcazione sfilava accanto alla lexia, gli uomini a bordo erano tutti in piedi. prosegue poi con il racconto delle comunicazioni con la guardia costiera che informava della cattura di due barche di pirati e ne chiedeva il riconoscimento e quindi il rientro in porto. la mattina seguente la polizia saliva a bordo e accusava i nostri soldati dell’uccisione di due pescatori. quel giorno ci furono altri conflitti a fuoco tra navi mercantili e pirati mentre una sparatoria coinvolgeva la stessa guardia costiera di kochi.

View attachment dmi-29032013-nr-75.pdf
 
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ma, in tale contesto ci sono due notizie, anzi tre su cui dovremo ulteriormente riflettere:

la prima, che la marina italiana con i fucilieri del san marco imbarcati, ha respinto anche ieri- nonostante l’attuale diatriba- un arrembaggio di sei barchini veloci nell’oceano indiano, sparando in aria.

la seconda:la testimonianza resa dal comandante in seconda della e.lexie per cui non sono stati i marò ad uccidere i 2 pescatori, ma gli stessi indiani "eravamo sul ponte. quando la barca si è avvicinata a 100 metri, latorre ha fatto le segnalazioni ottiche, poi ha mostrato il fucile. ma loro continuavano imperterriti ad avvicinarsi, in una chiara manovra d'abbordaggio. e allora girone e latorre hanno sparato. in acqua, però. quando la barca si è allontanata, col binocolo abbiamo visto che erano armati ma non era morto nessuno, e le due persone, fuori dal cabinato, erano ancora in piedi". "dopo - aggiunge il comandante - c'é stato un altro scontro a fuoco, fuori dal porto, con la guardia costiera locale di koci. penso che i due pescatori morti fossero quelli. e per coprire questo errore siamo capitati noi di mezzo. anche perché la guardia costiera di mumbai, quando mi ha telefonato, mi ha detto esplicitamente di entrare a koci perché loro avevano catturato due barchette sospette pirata e volevano il nostro eventuale riconoscimento. ci hanno fatti avvicinare con l'inganno".

la terza : ieri, nella zona contesa di pesca in cui si è verificato l’incidente, ai confini del kerala col sri lanka, ancora una volta si sono verificati gravi incidenti e scontri fra trawlers indiani che stavano pescando illegalmente e la guardia costiera srilankese, con l’arresto di 34 pescatori, di cui una ventina feriti più o meno gravemente, ed il sequestro di 5 imbarcazioni.: il giorno prima altri 19 pescatori, e via dicendo, sempre per pescare in aree protette e comunque nella giurisdizione del sri lanka! val la pena qui fare un inciso e rammentare che la perizia balistica condotta sulle armi che avrebbero ucciso i 2 pescatori, nel tentativo dilettantesco e scaltro di incastrare i 2 del san marco, aveva indicato infine un calibro ben definito di arma che risultava in dotazione sperimentale al reggimento,la beretta arx-160, ma – per loro sfortuna- non ai marò imbarcati. per contro tale arma (la 7,62 mmx 54 r) è in dotazione specifica alla guardia costiera del sri lanka: qualche riflessione in merito è, dunque, doverosa, visto il pericoloso contenzioso e conflittualità presente nella pesca fra le diverse flotte confinanti.

il fatto che i proiettili da 7.62 siano diventati 5.56 nelle dichiarazioni della marina in perfetto accordo con gli indiani sa tanto di rapporto stile ustica... invece di proteggere (vorrebbe voglia di dire parac***re) gli usa ora proteggiamo anche l'india... e sempre con le nostre vite...
 
sulla gazzetta ufficiale del 29 marzo è stato pubblicato il “regolamento recante l'impiego di guardie giurate a bordo delle navi mercantili battenti bandiera italiana, che transitano in acque internazionali a rischio pirateria” ed entrerà in vigore il prossimo 13 aprile.
(cut)
gli articoli riguardanti gli armamenti fanno riferimento all’articolo 52 sulla legittima difesa considerato generico e non garantista dell’operato dei privati che rischiano di trovarsi seriamente nei guai.

se le guardie giurate o altri operatori non militari devono sottostare alla legge italiana sulla legittima difesa sono proprio a posto... praticamente dovranno aspettare che gli sparino addosso prima di poter anche solo togliere la sicura.
insomma, le solite soluzioni arronzate e messe in piedi con la collaborazione di incompetenti.

un’anomalia riguarda la “cessione di armi in comodato d’uso” (art. 6 comma 2) dimenticando che in italia è vietato il noleggio di armi da guerra e quindi il comodato d’uso.

ne è proprio vietata le detenzione i civili...
le armi da guerra non possono essere detenute e usate dalle guardie giurate ma solo dalle forze dell'ordine e dalle forze armate. hanno arrestato più di una guardia giurata che deteneva in casa qualche munizione in calibro 9 parabellum...
ho guardato velocemente il decreto che hai allegato e mi è saltata all'occhio questa frase:

" 3. le armi di cui al comma 1, consentite per lo svolgimento deiservizi di protezione, sono esclusivamente quelle portatili
individuali, anche a funzionamento automatico, di calibro pari o inferiore a 308 win. (7,62 x 51 mm)
..."

rotfl!
possono usare armi automatiche mentre per tutto il resto del testo si fa esplicito riferimento alle armi comuni, quelle che puoi comprare in armeria e che non sono certo automatiche (ovvero armi da guerra)?
e poi specifica addirittura che il calibro deve essere il 308 win. (civile) che è perfettamente equivalente al 7.62 nato che però non puoi acquistare. cosa fanno, si portano una mg 42/59 in calibro 7.62 nato e la caricano con il 308 win. per uso civile? comprano le munizioni in armeria e si fanno prestare l'mg dall'esercito?
ma chi l'ha scritta 'sta roba?

se le guardie giurate andranno a proteggere le navi mercantili con queste "regole d'ingaggio" e si troveranno a dover sparare addosso a qualche pirata che per disgrazia dovesse rivelarsi essere uno sfortunato/imprudente pescatore, il casino che è capitato a latorre e girone al confronto sembrerà uno scherzo di carnevale...
 
se le guardie giurate o altri operatori non militari devono sottostare alla legge italiana sulla legittima difesa sono proprio a posto... praticamente dovranno aspettare che gli sparino addosso prima di poter anche solo togliere la sicura.
insomma, le solite soluzioni arronzate e messe in piedi con la collaborazione di incompetenti...
...se le guardie giurate andranno a proteggere le navi mercantili con queste "regole d'ingaggio" e si troveranno a dover sparare addosso a qualche pirata che per disgrazia dovesse rivelarsi essere uno sfortunato/imprudente pescatore, il casino che è capitato a latorre e girone al confronto sembrerà uno scherzo di carnevale...

hai colto esattamente nel segno.
 
mi sono stati chiesti aggiornamenti sulla vicenda dei due fucilieri del san marco ancora trattenuti in india dopo 15 mesi di vergogna.

stando alle parole del neo ministro degli esteri il destino sarebbe segnato.
il "calabraghismo" italiano (per utilizzare una definizione apparsa sulla stampa), non ha pagato e il nostro paese è stato sconfitto su tutta la linea. i due soldati italiani saranno processati in india contro ogni logica del diritto internazionale con una sentenza di condanna già scritta. ma comunque riusciamo a cogliere il lato positivo anche in una situazione che ci vede alla berlina di fronte il mondo infatti, «sono state concordate le regole di ingaggio per il giudizio che gli indiani si apprestano a dare sui due fucilieri così come sono state concordate le condizioni successive a una sentenza. il caso «è avviato correttamente e aspettiamo solo che finisca»...
quindi rinuncia all'arbitrato internazionale giustificato con il fatto che si perderebbero altri 2 anni. secondo un accordo in vigore dal primo aprile scorso, le sentenze saranno fatte scontare ai rispettivi condannati nel proprio paese d'origine.
latorre e girone saranno condannati in india e sconteranno la pena in italia. per fortuna l'articolo 11 del trattato non esclude la grazia, l'amnistia o l'indulto che i «magnanimi» indiani potrebbero concedere.

secondo il nostro ministro degli interni la «strada da seguire è quella del processo rapido: non verremo meno dall'affermare le nostre convinzioni sul diritto internazionale, ma dobbiamo trovare ora il modo di riportarli a casa». non si capisce come faremo valere il diritto internazionale se viene accettato il giudizio in india e non in italia. ora per latorre e girone ci saranno almeno altri due mesi di indagini che prevedono l'interrogatorio in video conferenza degli altri 4 fucilieri che si trovavano sulla nave il giorno dell'incidente.

intanto però il generale nicolò manca, comandante in pensione della brigata sassari, ha preso carta e penna e ha restituito l'onorificenza di cavaliere e quella di commendatore ricevute al termine della carriera militare, in segno di protesta per la «mancanza di coraggio e di orgoglio dimostrata dal governo italiano in oltre un anno». non avendo altri significativi simboli il generale ha inviato una raccomandata a roma contenente le onorificenza in cui accusa l'assurdità per cui due soldati in missione contro il terrorismo, saranno giudicati come terroristi.
l'amarezza del generale manca ha radici fondate. nel natale del 2011 undici dipendenti indiani scrissero una lettera di ringraziamento alla sassari una cui pattuglia, composta anche da fucilieri del san marco, salvò loro la vita a seguito di un attacco terroristico. secondo loro senza l'intervento degli italiani sarebbero stati tutti uccisi. la lettera prosegue denunciando la totale indifferenza degli alleati, dell'onu, della nato, dell'unione europea ma di questo, abbiamo già detto.
 
mi sono stati chiesti aggiornamenti sulla vicenda dei due fucilieri del san marco ancora trattenuti in india dopo 15 mesi di vergogna.

stando alle parole del neo ministro degli esteri il destino sarebbe segnato.
il "calabraghismo" italiano (per utilizzare una definizione apparsa sulla stampa), non ha pagato e il nostro paese è stato sconfitto su tutta la linea. i due soldati italiani saranno processati in india contro ogni logica del diritto internazionale con una sentenza di condanna già scritta. ma comunque riusciamo a cogliere il lato positivo anche in una situazione che ci vede alla berlina di fronte il mondo infatti, «sono state concordate le regole di ingaggio per il giudizio che gli indiani si apprestano a dare sui due fucilieri così come sono state concordate le condizioni successive a una sentenza. il caso «è avviato correttamente e aspettiamo solo che finisca»...
quindi rinuncia all'arbitrato internazionale giustificato con il fatto che si perderebbero altri 2 anni. secondo un accordo in vigore dal primo aprile scorso, le sentenze saranno fatte scontare ai rispettivi condannati nel proprio paese d'origine.
latorre e girone saranno condannati in india e sconteranno la pena in italia. per fortuna l'articolo 11 del trattato non esclude la grazia, l'amnistia o l'indulto che i «magnanimi» indiani potrebbero concedere.

secondo il nostro ministro degli interni la «strada da seguire è quella del processo rapido: non verremo meno dall'affermare le nostre convinzioni sul diritto internazionale, ma dobbiamo trovare ora il modo di riportarli a casa». non si capisce come faremo valere il diritto internazionale se viene accettato il giudizio in india e non in italia. ora per latorre e girone ci saranno almeno altri due mesi di indagini che prevedono l'interrogatorio in video conferenza degli altri 4 fucilieri che si trovavano sulla nave il giorno dell'incidente.

intanto però il generale nicolò manca, comandante in pensione della brigata sassari, ha preso carta e penna e ha restituito l'onorificenza di cavaliere e quella di commendatore ricevute al termine della carriera militare, in segno di protesta per la «mancanza di coraggio e di orgoglio dimostrata dal governo italiano in oltre un anno». non avendo altri significativi simboli il generale ha inviato una raccomandata a roma contenente le onorificenza in cui accusa l'assurdità per cui due soldati in missione contro il terrorismo, saranno giudicati come terroristi.
l'amarezza del generale manca ha radici fondate. nel natale del 2011 undici dipendenti indiani scrissero una lettera di ringraziamento alla sassari una cui pattuglia, composta anche da fucilieri del san marco, salvò loro la vita a seguito di un attacco terroristico. secondo loro senza l'intervento degli italiani sarebbero stati tutti uccisi. la lettera prosegue denunciando la totale indifferenza degli alleati, dell'onu, della nato, dell'unione europea ma di questo, abbiamo già detto.
una vicenda di una tristezza assoluta.
 
mi sono stati chiesti aggiornamenti sulla vicenda dei due fucilieri del san marco ancora trattenuti in india dopo 15 mesi di vergogna.[cut]
supponiamo il seguente scenario. l'india condanna i due fucilieri a dieci anni di lavori forzati. come da accordi, i due fucilieri rientrano in italia a scontare la pena, ma in italia i lavori forzati non sono previsti, vengono messi in carcere. ma essendo incensurati vengono messi ai domiciliari. dopo tre anni sono fuori per buona condotta.

la figura di cacca dell'italia col mondo intero resta, però in questo modo avremmo fatto un "compromesso storico" in cui ti faccio vincere ma vinco io. chi non ha muscoli da mettere in mostra, come l'italia, usa il cervello e mette in mostra il cubo.

fermo restando che tutta la storia mi fa vergognare di essere italiano, se mai la mia vergogna possa crescere ancora, ma voi come la vedreste questo ipotetico scenario?
 
supponiamo il seguente scenario. l'india condanna i due fucilieri a dieci anni di lavori forzati. come da accordi, i due fucilieri rientrano in italia a scontare la pena, ma in italia i lavori forzati non sono previsti, vengono messi in carcere. ma essendo incensurati vengono messi ai domiciliari. dopo tre anni sono fuori per buona condotta.

la figura di cacca dell'italia col mondo intero resta, però in questo modo avremmo fatto un "compromesso storico" in cui ti faccio vincere ma vinco io. chi non ha muscoli da mettere in mostra, come l'italia, usa il cervello e mette in mostra il cubo.

fermo restando che tutta la storia mi fa vergognare di essere italiano, se mai la mia vergogna possa crescere ancora, ma voi come la vedreste questo ipotetico scenario?

sarà che a me fa schifo a prescindere....
lo scenario è quello che hai descritto.
l'india condannerà i due fucilieri perchè dopo aver manomesso la verità, aver cambiato le carte in tavola, aver assunto un atteggiamento arrogante e indifferente delle regole internazionali, non può fare altro.
l'italia ha fatto una figura di merda colossale e di questo me ne vergognerò per il resto della mia vita (anche se al 99,99% degli italiani non glie ne frega un caxxo della mia vergogna come non gliene frega una mazza di latorre e girone).
io non so cosa accadde sulla nave. non so se i due fuclieri sono innocenti o colpevoli.
so solo che la nostra nazione (con la n minuscola) è stata ridicolizzata, presa per il cuxo, derisa e sbeffeggiata nell'indifferenza internazionale.
da quel resto del mondo che ci chiede sacrifici in afghahistan, in libano, in iran, ecc. ecc.

questo è quanto rimane della nostra storia.
 
supponiamo il seguente scenario. l'india condanna i due fucilieri a dieci anni di lavori forzati. come da accordi, i due fucilieri rientrano in italia a scontare la pena, ma in italia i lavori forzati non sono previsti, vengono messi in carcere. ma essendo incensurati vengono messi ai domiciliari. dopo tre anni sono fuori per buona condotta.

al di la di essere fuori in tre anni o in tre giorni, rimane il fatto che sei stato "condannato", quindi ritenuto colpevole, magari anche ingiustamente
per me, che non sono marinaio ma alpino, è un disonore. preferisco essere in galera se sono ritenuto colpevole piuttosto che libero ma con la fedina penale "sporca", magari di un reato che non ho commesso.
se sono innocente, voglio uscirne a testa alta. se sono colpevole, è giusto che ne paghi le conseguenze. gli "scamuffi" di italica fattura mi stanno un po' stretti...
 
brutto da dire, ma...
auspico che agli indiani residenti in italia venga riservato lo stesso trattamento in caso di sospetti di reato.
lo so, non bisogna addossare le colpe di governanti ignoranti e spocchiosi su chi non c'entra e non puo' difendersi adeguatamente...cosi' come non bisogna rendere "pan per focaccia" o usare la legge del taglione.
ma girone e latorre, in questo caso, cosa sono??
non sono stati pretestuosamente presi per gli sporchio affari politico/economici dei nostri capoccia?

se fossi indiano non dormirei sonni tranquilli...anzi no...dormirei tra due guanciali. e sapete perche'? perche' l'italia e' un paese civile al contrario dell'india che si vanta di essere tale e invece non e'. perche' gli italiani non sono dei beoti senza memoria, altrimenti tedeschi ed austriaci dovrebbero sentire fischiare le pallottole ad ogni ingresso in italia. invece li continuiamo ad accogliere come amici anche se ora ci stanno depredando e conquistando economicamente.

e rimarremo in afghanistan, libano, iran e ovunque ci diranno che c'e' bisogno, perche' nonostante tutto, nonostante ci trattino da sempre come traditori, vigliacchi e voltafaccia, la parola la manteniamo. sempre.

siamo buoni con chiunque, cerchiamo di essere accomodanti, di trovare sempre il compromesso, di accogliere tutti, compresi migranti e delinquenti potenziali spacciatori a bottiglie e panini invece che con cannonate da 75mm, cerchiamo l'integrazione con chi di integrarsi non ha la minima voglia, non neghiamo mai un aiuto a nessuno, neppure se poi questo per tutta gratitudine ci sputa in faccia.

ci asciughiamo la faccia, abbozziamo un sorriso, e avanti.

forse passiamo per poveri imbecilli che si lasciano mettere i piedi in testa da tutti, che perdonano chiunque e non ha le pa**e di reagire.

ma nessuno al mondo potra' mai dire che un italiano ha negato un aiuto a chi aveva bisogno.

e questa civilta', questo onore (lo stesso onore di girone, latorre e di tutti i nostri ragazzi) mai nessuno ce lo potra' mai togliere.
 
un momento in questa discussione si sono dati giudizi anche molto severi su certe personalità; e questo perché i 2 marò apparivano manifestamente innocenti.
ora, a mio modo di vedere, la discriminante è proprio questa:

sono innocenti o colpevoli ?
(n.b. colpevoli di omicidio colposo, ovvero senza colpe secondo il ns. ordinamento, vedi anche http://it.wikipedia.org/wiki/omicidio_colposo)

visto che la prima eventualità si è in gran parte ridimensionata anzi è messa fortemente in dubbio, che ragionamento faccio io da scemotto quale sono ?
se sono innocenti abbiamo fatto l'ennesima figura di m.........
se, invece sono colpevoli, il fatto di riuscire a portarli in italia e scontare la pena qui' solo per 3 anni è grasso che cola.
d'accordo rimarrà anche in questo secondo caso la figura di m....... sia pure ridimensionata, e siamo pure d'accordo che difficilmente un processo fatto in india sarà imparziale.
ma appunto rimane la domanda di fondo, quella da 100 milioni di dollari, quella che ci vorrebbe la sfera di vetro di aladino, quella che ......... insomma sono innocenti o colpevoli ?
nel secondo caso, mi permetto di dire (senza intenti polemici, è solo la mio opinione) che molta gente che ha qui' espresso giudizi molto severi verso le suddette autorità dovrebbe chiedere scusa.
ciao
 
forse, trent'anni fa tutto questo non sarebbe accaduto, a livello politico avevamo gente con le *alle.

per me, così facendo non stiamo salvando ne la faccia ne l'onore.
 
sono innocenti o colpevoli ?
a mio avviso questo non ha la minima influenza. non stiamo discutendo (almeno io) se il fatto sia successo o meno, se i due sono colpevoli o meno, bensì se l'india ha l'autorità per imporci il fatto che a deciderlo sia un tribunale indiano.

se sono innocenti o colpevoli lo stabilisce un tribunale (militare?) italiano, visto che i tizi in questione erano inviati dall'italia, in territorio italiano (la nave) e di nazionalità italiana.

qualcuno più su aveva portato l'esempio del cermis. esempio perfettamente calzante. il pilota aveva torto marcio e (probabilmente) è stato condannato. in america, da un tribunale americano.
 
a mio avviso questo non ha la minima influenza. non stiamo discutendo (almeno io) se il fatto sia successo o meno, se i due sono colpevoli o meno, bensì se l'india ha l'autorità per imporci il fatto che a deciderlo sia un tribunale indiano.

se sono innocenti o colpevoli lo stabilisce un tribunale (militare?) italiano, visto che i tizi in questione erano inviati dall'italia, in territorio italiano (la nave) e di nazionalità italiana.

qualcuno più su aveva portato l'esempio del cermis. esempio perfettamente calzante. il pilota aveva torto marcio e (probabilmente) è stato condannato. in america, da un tribunale americano.

beh l'esempio del cermis è perfetto, sì se il tutto fosse accaduto in usa il pilota sarebbe probabilmente (non sicuramente) stato condannato, ricordati infatti che nel proprio paese i militari statunitensi sono infatti comunque molto potenti.
ma invece è accaduto in italia, leggi come è andata a finire:
http://it.wikipedia.org/wiki/strage_del_cermis
direi che se la sono cavata molto a buon mercato non credi ?ù

per quanto mi riguarda io stò sì discutendo anche se l'india ha l'autorità per imporci il fatto che a deciderlo sia un tribunale indiano.
ma anche del fatto se sono o l'uno o l'altro.
ne converrai fulvio, che a fronte di una manifesta innocenza la ns. posizione diplomatica come paese, come politici, come ....... è molto + difendibile che di fronte ad una incertezza.
però ormai questo aspetto della vicenda è superato che lo si voglia o no'.
la faccenda non si doveva mettere così, ma visto come invece è andato il tutto, cerchiamo di riportare a casa i 2 militari di riffa o di raffa.
ciao
 

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