maxopus
Guest
ok ... visto.
buonasera a tutti,
quello che scrive maxopus riguardo a thinkdesign è giusto se parliamo di thinkdesign v. 9.0 del 2003. mi fa piacere confutare quanto indicato con un video che mostra che le relazioni vengono conservate rispetto alle features inserite
http://www.megavideo.com/?v=j3rub90x
visto, grazie.
continuo però a chiedermi, pensando alla progettazione di oggetti reali e non ad esercizi accademici, a cosa serva avere un assieme con un componente sospeso nel vuoto o collegato a geometria che non esiste più.
sarò "gnucco" :redface: ma mi pare più una mina vagante che un valore aggiunto.
avete esempi concreti da farmi in cui questa "potenzialità" di pro-e e tink3 serva durante la progettazione, tenendo conto che se ci si deve appoggiare a geometria di riferimento per la modellazione top-down si possono usare piani, sketch 2d/3d, o intere parti nascoste di supporto?
ciao
la modellazione top/down serve a ben poco se non usata correttamente con l'ausilio degli scheletri.
semplici schizzi guida che ti movimentano un intera macchina ti danno un vantaggio non indifferente, senza poi parlare della propagazione dei parametri a cascata.
se vuoi ti vengo a fare una demo... :wink:
la modellazione top-down la conosco e la uso intensamente e ti assicuro che riesce bene anche con swxquindi mi è ben chiaro cosa sia lo scheletro, che sia esso 2do 3d.
non mi è chiara invece l'utilità mi mantenere dei vincoli tra le parti rispetto a geometria cancellata nel corso della modellazione e ritrovarsi con le parti dell'assieme che galleggiano nel vuoto come nel video d'esempio con tink3. se la ageometria è stata cancellata (o assorbita da nuove feature) è perchè nella parte finita, quella che uscira dall'officina, quella geometria non serve quindi appunto non esiste. mi spieghi perchè ma soprattutto quando deve diventare un riferimento per un vincolo di assemblaggio?
quando passi da modena sei il benvenuto; se devi venire appositamente declino ogni responsabilità sull'esito dell'operazione commerciale... :biggrin::wink:
ciao
ok bene, no perchè a volte c'è un concetto astratto di top-down.
non dubito che funzioni bene anche con swx ma chiaramente con proe è meglio.:tongue:
per quanto riguarda i video, non mi piace assolutamente quella metodologia di lavoro, francamente è molto instabile, qualsiasi cad tu usi...
ok per modena, tranquillo mi basta un bel pranzo in un bel posto consigliato da te che so sei di buona forchetta.
ti ho voluto far vedere le differenze fra i modi di concepire le topologie geometriche a seconda del cad utilizzato.
sono due modi diversi di concepire la generazione e le relazioni fra le entità geometriche
converrai però con me che applicando un arrotondamento od uno smusso ... è meglio se gli eventuali accoppiamenti rimangano li dove sono senza fallire.
alcuni cad nell'effettuare gli accoppiamenti riconoscono una superficie o uno spigolo di quella forma (operazione molto facile da gestire e molto flessibile ma a rischio di instabilità quanto vai ad effettuare una modifica), altri cad (come pro/e) attribuiscono un identità ad ogni entità geometrica generata (soluzione stabilissima dal punto di vista delle relazioni con il limite che va usata con raziocinio e non alla caxxo di cane).
ognuno di noi può preferire l'uno o l'altro come sistema, io con il tempo ho imparato ad apprezzare il metodo utilizzato da pro/e perchè quando gestisco assiemi da decine di migliaia di componenti è bellissimo rigenerare e non avere neanche un fallimento da sistemare.
non mi piace avere il pensiero che un semplice arrotondamento possa crearti dei problemi.
perche' il modello deve essere "vincolato" seguendo le regole "proprietarie" del cad in uso e assecondando la metodologia e il capriccio del progettista rendendo difficile se non impossibile la comprensione e l'intervento successivamente ad altri progettisti?
aggiungo un paio di immagini esemplificative.
c'è da dire che si può fare anche con un esplicito (vedi "spaceclaim... parametrico?" nella sezione sc), più che altro è una questione di "manico"![]()
per me il parametrico e' zona minata e mi muovo con circospezione, pero' che devo dichiarare parallele due linee su un profilo per avere le facce parallele del solido generato e che poi devo mettere il simbolo di parallellismo sul disegno 2d, a me sembra di lavorare alla rovescio.ho visto il video. per inserire quelle quote e rendere speculari i fori di una parte già fatta hai impiegato 3 minuti e mezzo. con un cad parametrico, guardando il 2d quotato quel pezzo lo fai da zero in 2 minuti e poi controlli tutte le dimensioni, non solo quelle tre. visti i tempi di ricalcolo delle modifiche che applicavi mi chiedo cosa succede se parametrizzi in maniera più spinta (ammesso che sia possibile e conveniente) un modello complesso come una fusione
le modifiche su un pezzo importato sicuramente le avresti fatte più velocemente con gli strumenti propri e peculiari di un contestuale. ovviamente se mi dici che poi puoi rimodificare al volo quanto quotato allora ti rispondo che ti serviva un parametrico e non un contestuale.
mi pare che le varie softwre house stiano un po' navigando a vista. per ora ci sono i contestuali che abbozzano qualche controllo della geometria guidata da quote ma sono anni luce lontani dalla modellazione top-down di un parametrico, mentre alcuni parametrici hanno funzioni di modellazione diretta che però genera feature, quindi sempre histoy based, mentre altri come se hanno la modellazione diretta e quella parametrica che però non possono coesistere e se passi da quella parametrica a quella diretta poi non torni indietro
direi idee molte e altrettanto confuse, e gli utenti giù a fare da beta tester o meglio market-tester, o meglio marketting-testera colpi di subscription più o meno salate e con la certezza di non poter tornare ad usare il cad dell'anno prima.
ci tengno per le paxxe, non c'è che dire eh?
ciao
ok, perfetto per le quote, ma io vorrei vedere in 3d quello allegato.aggiungo un paio di immagini esemplificative.
per me il parametrico e' zona minata e mi muovo con circospezione, pero' che devo dichiarare parallele due linee su un profilo per avere le facce parallele del solido generato
se anche non ho partecipato allo studio insieme al team di sviluppo del cubo, io che devo modificare il progetto del cubo, leggo il 2d (o le etichette corrispondenti del 3d) e so come e' stato vincolato e come devo agire per modificarlo.
alcuni stanno cercando strade interne (il chunk di cui parlava uga) e altri stanno battendo la strada del dm, dt o come diavolo volete chiamarlo, semplicemente per dare la possibilità a chi deve lavorare su parti sconosciute di poter lavorare.
la cosa si sta confondendo e gli utenti sono un po disorientati ma, secondo me, la strada maestra da seguire potrebbe essere quella che tutti conosciamo il gd&t, se stabiliamo che un disegno 2d che rappresenta un modello fisico, sia perfettamente rappresentato e vincolato dal gd&t, non capisco perche' non usare lo stesso strumento anche nel 3d.
da questa base si potrebbe partire con la parametrizzazione, ma sarebbe un esperanto con cui tutti potrebbero confrontarsi.
ok, perfetto per le quote, ma io vorrei vedere in 3d quello allegato.
il pezzo e' vincolato in modo univoco e chiaro, se in 3d avessi gli stessi strumenti potrei vincolare in modo "internazionale", indipendentemente dal cad.
ok, perfetto per le quote, ma io vorrei vedere in 3d quello allegato.
il pezzo e' vincolato in modo univoco e chiaro, se in 3d avessi gli stessi strumenti potrei vincolare in modo "internazionale", indipendentemente dal cad.
p.s.: il file pdf e' una ciofeca, allego il link diretto a wiki:
http://en.wikipedia.org/wiki/geometric_dimensioning_and_tolerancing
io non ho capito molto bene cosa intendi; tipo qualcosa del genere, ovvero quotare direttamente in 3d?
http://rapidshare.com/files/272320325/quote.jpg.html