Exatem
Guest
per concludere accenniamo alle “comodità” di cui può usufruire l’equipaggio.
abbiamo già visto che difficilmente un sottomarino si può definire comodo, ma in questo caso si è posta particolare cura al comfort.
il sistema di propulsione pulito e il sistema di controllo ambientale migliorano notevolmente la qualità dell’aria e il classico puzzo di diesel misto a chissà cos’altro non appartiene ai 212.
inoltre non esiste il problema di carenza di ossigeno in quanto c’è sempre la possibilità di ricorrere a quello contenuto nei serbatoi e destinato alla propulsione.
anche l’acqua dolce è abbondante. oltre a quella contenuta in apposite casse, esistono due potabilizzatori a osmosi inversa da 100 l/h e può essere utilizzata anche quella di risulta del sistema aip anche se non potabile.



le prestazioni di una macchina così sofisticata sono notevoli e logicamente riservate, ma esistono sempre dei margini di miglioramento considerando ad esempio che siemens ha già sviluppato pem di nuova generazione, le pzm120, con un incremento del 400% delle prestazioni.
saranno i moduli installati nei futuri u21...
per finire la risposta alla domanda che molti si pongono ossia: a cosa servono oggi i sottomarini all’italia?
chi ne ha voglia troverà numerose definizioni di “potere marittimo” che più volte ho espresso sul forum.
si può dire che nell’immaginario collettivo il sommergibile silura la nave nemica e tenta poi di defilarsi negli abissi cercando quindi altre vittime per le proprie armi.
se questo era vero nella seconda guerra mondiale, oggi la situazione è decisamente più complessa e il compito principale dei sottomarini è di “intelligence” e di supporto ad azioni di forze speciali.
se si considera la possibilità di avvicinarsi senza farsi sentire e vedere ma sentendo e vedendo tutto o quasi, si apprezza il valore di un mezzo come un sottomarino convenzionale.
infatti dopo il crollo del muro di berlino paradossalmente la situazione si è complicata e i compiti delle singole marine sono aumentati. se infatti durante la guerra fredda il confronto era tra le due superpotenze, mentre agli alleati erano concessi spazi di manovra limitati, oggi ogni paese deve garantire la sicurezza delle linee mercantili le quali necessitano di difesa continua. inoltre la necessità di raccogliere informazioni si è estesa anche ai mezzi subacquei mentre prima era affidata quasi esclusivamente ai mezzi aerei.
riassumendo i sottomarini sono impiegati per la difesa degli interessi nazionali, per l’infiltrazione di forze speciali (liberazione di ostaggi), nella lotta al terrorismo, alla pirateria, al controllo dei narcotrafficanti e della immigrazione clandestina.
inoltre la possibilità di imbarcare missili da crociera a testata convenzionale permetterebbe di munirsi, con una spesa relativamente modesta, di un potente strumento di dissuasione e se si pensa a come sia cambiato lo scenario internazionale, ad esempio in nord africa, diventa estremamente difficile considerare esagerata tale eventualità.
il progetto 212 si è rivelato talmente temibile che l’us navy lo ha accolto all’interno di un suo apparato per sofisticate e complesse esercitazioni in atlantico.
nel settembre 2008 era stato il todaro, il primo sottomarino italiano a raggiungere gli stati uniti, a interpretare la parte del nemico durante le esercitazioni atlantiche, riuscendo a cogliere di sorpresa la portaerei americana roosevelt e il suo imponente scudo difensivo.

in estate è toccato invece allo “scirè” che ha mostrato le sue capacità nel ruolo di “nemico”.
in diverse occasioni ha ingaggiato finti duelli con le unità “avversarie” riuscendo in un’occasione a seguire, per ore, senza essere visto, un gigantesco sottomarino nucleare statunitense.
abbiamo già visto che difficilmente un sottomarino si può definire comodo, ma in questo caso si è posta particolare cura al comfort.
il sistema di propulsione pulito e il sistema di controllo ambientale migliorano notevolmente la qualità dell’aria e il classico puzzo di diesel misto a chissà cos’altro non appartiene ai 212.
inoltre non esiste il problema di carenza di ossigeno in quanto c’è sempre la possibilità di ricorrere a quello contenuto nei serbatoi e destinato alla propulsione.
anche l’acqua dolce è abbondante. oltre a quella contenuta in apposite casse, esistono due potabilizzatori a osmosi inversa da 100 l/h e può essere utilizzata anche quella di risulta del sistema aip anche se non potabile.



le prestazioni di una macchina così sofisticata sono notevoli e logicamente riservate, ma esistono sempre dei margini di miglioramento considerando ad esempio che siemens ha già sviluppato pem di nuova generazione, le pzm120, con un incremento del 400% delle prestazioni.
saranno i moduli installati nei futuri u21...
per finire la risposta alla domanda che molti si pongono ossia: a cosa servono oggi i sottomarini all’italia?
chi ne ha voglia troverà numerose definizioni di “potere marittimo” che più volte ho espresso sul forum.
si può dire che nell’immaginario collettivo il sommergibile silura la nave nemica e tenta poi di defilarsi negli abissi cercando quindi altre vittime per le proprie armi.
se questo era vero nella seconda guerra mondiale, oggi la situazione è decisamente più complessa e il compito principale dei sottomarini è di “intelligence” e di supporto ad azioni di forze speciali.
se si considera la possibilità di avvicinarsi senza farsi sentire e vedere ma sentendo e vedendo tutto o quasi, si apprezza il valore di un mezzo come un sottomarino convenzionale.
infatti dopo il crollo del muro di berlino paradossalmente la situazione si è complicata e i compiti delle singole marine sono aumentati. se infatti durante la guerra fredda il confronto era tra le due superpotenze, mentre agli alleati erano concessi spazi di manovra limitati, oggi ogni paese deve garantire la sicurezza delle linee mercantili le quali necessitano di difesa continua. inoltre la necessità di raccogliere informazioni si è estesa anche ai mezzi subacquei mentre prima era affidata quasi esclusivamente ai mezzi aerei.
riassumendo i sottomarini sono impiegati per la difesa degli interessi nazionali, per l’infiltrazione di forze speciali (liberazione di ostaggi), nella lotta al terrorismo, alla pirateria, al controllo dei narcotrafficanti e della immigrazione clandestina.
inoltre la possibilità di imbarcare missili da crociera a testata convenzionale permetterebbe di munirsi, con una spesa relativamente modesta, di un potente strumento di dissuasione e se si pensa a come sia cambiato lo scenario internazionale, ad esempio in nord africa, diventa estremamente difficile considerare esagerata tale eventualità.
il progetto 212 si è rivelato talmente temibile che l’us navy lo ha accolto all’interno di un suo apparato per sofisticate e complesse esercitazioni in atlantico.
nel settembre 2008 era stato il todaro, il primo sottomarino italiano a raggiungere gli stati uniti, a interpretare la parte del nemico durante le esercitazioni atlantiche, riuscendo a cogliere di sorpresa la portaerei americana roosevelt e il suo imponente scudo difensivo.

in estate è toccato invece allo “scirè” che ha mostrato le sue capacità nel ruolo di “nemico”.
in diverse occasioni ha ingaggiato finti duelli con le unità “avversarie” riuscendo in un’occasione a seguire, per ore, senza essere visto, un gigantesco sottomarino nucleare statunitense.