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運賃は運賃ですか?

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Jeanmart

Guest
buongiorno a tutti... inauguro il mio secondo post per stimolare una discussione che sono sicuro appassiona tutti coloro che direttamente o indirettamente si occupano (o cercano di farlo) di design.
in qualche modo me ne occupo da circa 20 anni.. con alti e bassi come molti ma sempre con un cruccio: .. conviene progettare per altri e farsi pagare le royaltees con un contratto tipo adi o conviene cercare di produrre (magari in società con altri) quanto pensato?
quanti di voi sono frenati dai costi di investimento ma vorrebbero intraprendere un'attività in proprio, magari rischiando anche un pò ma certi che quel che conta è sempre e solamente l'dea?:biggrin:

a voi la parola...
 
beh!... pensavo che l'argomento avrebbe interessato più lettori....
sono forse nel forum sbagliato???:eek:
 
no, è che è una proposta un po' vaga...

- se progetti pupazzi, puoi anche produrli
- se progetti auto, non riuscirai mai ad avviare una filiera produttiva ed entrare nel mercato
- se progetti cellulari, probabilmente non ti interessa nemmeno farlo

...

ecc.
 
certo.. non sono stato chiarissimo. progettare un'automobile non è alla mia portata e credo, sognatori esclusi, alla portata di pochi..:biggrin:

intendevo cose del tipo complemento d'arredo. genericamente possiamo parlare di lampade, accessori bagno, rubinetteria, appendiabiti, gadget vari ecc. dove le tecnologie spaziano da stampaggio, microfusione e pressofusione, ecc.

volevo aprire una discussione con gente coi "piedi per terra" che abbiano magari avuto qualche esperienza reale e si siano poste il problema di produrre autonomamente un loro prodotto o farlo produrre da terzi percependo le royaltees in base al venduto.

a presto.
 
certo.. non sono stato chiarissimo. progettare un'automobile non è alla mia portata e credo, sognatori esclusi, alla portata di pochi..:biggrin:

intendevo cose del tipo complemento d'arredo. genericamente possiamo parlare di lampade, accessori bagno, rubinetteria, appendiabiti, gadget vari ecc. dove le tecnologie spaziano da stampaggio, microfusione e pressofusione, ecc.

volevo aprire una discussione con gente coi "piedi per terra" che abbiano magari avuto qualche esperienza reale e si siano poste il problema di produrre autonomamente un loro prodotto o farlo produrre da terzi percependo le royaltees in base al venduto.

a presto.

penso che il problema forse piu' che industriale e' di catena commerciale. se tu devi fare un oggetto stampato ad iniezione o pressofuso, e' ovvio che lo farai fare ad un'azienda che poi dispone di quel macchinario, senza acquistare tu la pressa. lo stesso per il packaging.

cosa resta? la distribuzione e la vendita. a quel punto puoi decidere tu se fare l'autarchico oppure appoggiarti ad una catena esistente.

dov'e' la differenza alla fine? la differenza sta nel rischiare il tuo capitale (fai produrre 1000 oggetti sperando di venderli) oppure nel dare la cosa in gestione ad un terzo soggetto che si accollera' i rischi economici, e gli eventuali guadagni. probabilmente la scelta dipende dal prodotto, dalla condizione economica del soggetto, dal mercato a cui si rivolge l'oggetto (se di grande serie o di nicchia, magari vendibile per passaparola).
 
intendevo dire che se sei (almeno tu) un convinto sostenitore delle tue idee potresti pensare di produrle in proprio (se non fosse cosi, gli imprenditori da dove nascono?).
quindi premesso che se devi fare un pezzo stampato ad iniezione non compri la macchina per lo stampaggio e neanche metti su un'officina meccanica di costruzione stampi. semplicemente ti fai fare il pezzo da chi lo fà per mestiere. però puoi organizzare la tua società in termini di immagine, magazzino "just in time" e rete vendita.
l'alternativa è concedere in licenza o vendere la tua idea ad un produttore già inserito.
in questo caso il produttore ti pagherà le royaltees (contratto adi?, 3% sul prezzo al riservato?) in base a quello (che dichiara) ha venduto.
non sempre questa esperienza risulta gratificante... a meno che qualcuno all'ascolto non abbia esperienza diverse..:rolleyes:

mj
 
ricordo una discussione in cui si parlava di una cosa simile...dio solo sa come ritrovarla però. la persona in questione aveva progettato una lampada, e l'aveva "data" percependo royalties. un giorno viene chiamato dal produttore che gli offre dei soldi per chiudere il contratto perché le lampade non si vendono, i magazzini sono pieni e non hanno più voglia di portare avanti il discorso.
stava per accettare, poi, tanto per curiosità va nei negozi dove queste lampade venivano vendute, aspettandosi di trovare i magazzini pieni, trovò invece i responsabili vendite incazzatissimi perché quelle lampade andavano come il pane, ed il suo cliente non ci stava dietro con la produzione....

ecco, questo è un rischio...
 
il punto è: vi sentite garantiti da un contratto (stile) adi?
in un mondo di furbi dove non c'è nessuna nessuna "tutela d'idea"?
io ho avuto esperienze negative per quanto riguarda il pagamento con royaltees perchè al momento in cui chiedi una verifica (ammesso che te la concedano) sul venduto il tuo rapporto passa da una condizione di "fiducia" a quella di un "malfidato" che pensa lo stiano imbrogliando.
quindi una possibile soluzione è pensare a produrre in proprio (che poi a mio avviso è quello che pensano tutti gli imprenditori... all'inizio, poi si pentono..)
quindi per tornare al problema: c'è qualcuno che ha trovato soluzioni diverse per "presentare" i propri progetti?

mj
 
e se fai produrre, ma gestisci tu la rete di vendita, così la controlli, ma in realtà non "ficchi il naso" perché è un'attività per cui sei pagato?
 
e se fai produrre, ma gestisci tu la rete di vendita, così la controlli, ma in realtà non "ficchi il naso" perché è un'attività per cui sei pagato?

non capisco... cosa vuoi sostenere?
dico solo che un contratto a royaltee non ti garantisce minimamente e se l'idea vale avrai solo rimpianti.
quindi a meno che non ci sia una strada differente, se hai un'idea o te la produci/commercializzi oppure te la tieni e non saprai mai se era valida.

mj
 
...la persona in questione aveva progettato una lampada, e l'aveva "data" percependo royalties. un giorno viene chiamato dal produttore che gli offre dei soldi per chiudere il contratto perché le lampade non si vendono, i magazzini sono pieni e non hanno più voglia di portare avanti il discorso.
stava per accettare, poi, tanto per curiosità va nei negozi dove queste lampade venivano vendute, aspettandosi di trovare i magazzini pieni, trovò invece i responsabili vendite incazzatissimi perché quelle lampade andavano come il pane, ed il suo cliente non ci stava dietro con la produzione....

ecco, questo è un rischio...

mah, a me pare un po' una favola metropolitana. cioè, il tipo, per caso entra in un negozio, chiede e in un attimo scopre che il prodotto stravende, mentre prima non si era accorto di nulla...ma dai...
e comunque, se io fossi il venditore e arriva un cliente in negozio che si dimostra interessato ad un prodotto e mi chiede se è un prodotto che piace e che vende, io gli dico di sì, certo che vende, altrimenti gli farei cambiare idea. lui, il cliente, penserebbe che se il prodotto non si vende perchè lo dovrebbe comprare? e questa non è disonestà, è solo abilità nel piazzare il prodotto.

e se fai produrre, ma gestisci tu la rete di vendita, così la controlli, ma in realtà non "ficchi il naso" perché è un'attività per cui sei pagato?

quindi fai un altro lavoro, non sei più progettista ma diventi imprenditore, è una scelta.
esistono un sacco di marchi che fanno questo, produzione totalmente esterna, conto terzi.
invece quasi la totalità fa produrre solo una percentuale del prodotto da terzisti.

...un contratto a royaltee non ti garantisce minimamente e se l'idea vale avrai solo rimpianti.mj

se l'idea vale e il contratto di royalties che hai fatto è ben fatto da un avvocato e non scaricato da internet, stai tranquillo che di rimpianti non ne avrai.
a meno che il prodotto, o il progetto, sia scadente e che quindi non vende, ma questo è un altro discorso.

quindi a meno che non ci sia una strada differente, se hai un'idea o te la produci/commercializzi oppure te la tieni e non saprai mai se era valida.

strade differenti non ce ne sono.
se l'idea è valida e fa "vendere" grandi numeri, il produttore non tenterà di fregare chi gli ha permesso di avere a catalogo un prodotto vincente, anzi lo coccolerà nella speranza di andare avanti con altri prodotti nel tempo.
e questo non implica necessariamente che il produttore debba essere una persona "onesta", basta che sia un produttore, e quindi un imprenditore, appena appena sveglio.
e poi per fare questo mestiere non basta avere una "buona idea", bisogna anche saper trattare con i vari interlocutori. non esiste, fortunatamente, un albo professionale che fissa le minime retribuzioni per un progetto, cosa che accade invece per i vari dentisti, avvocati, ingegneri, ecc...
più sei bravo a progettare, più lavori.
più sei bravo a stipulare contratti, più gadagni.
 
peccato, ho visto solo ora questa interessante discussione.
porto quindi la mia esperienza: ho progettato sedie per ufficio, comunità e casa in quasi tutti i materiali e tecnologie disponibili, oltre che maniglie per porte e finestre; poltrone e divani, lampade ed altro. l'ho quasi sempre fatto ideando autonomamente i prodotti ed elaborando progetti di massima e rendering per le presentazioni, che all'inizio facevo con tecniche grafiche tradizionali per passare in anni più recenti alla modellazione 3d ed a rendering fotorealistici. cercavo quindi l'azienda più adatta, non troppo distante da casa, e con loro discutevo sulle possibili tecnologie produttive. in base alle loro esigenze ed a pareri di modellisti, stampisti ecc. elaboravo i disegni costruttivi.
in questa prima fase lavoravo con un contratto sul quale avevamo concordato stati di avanzamento e relativi compensi. arrivati all'80/90 % dell'opera: per intenderci, al prototipo quasi a livello di produzione che poteva essere fotografato per i cataloghi e portato alle fiere, passavamo alla contrattazione, con nuovo accordo, sulla cessione di diritti a royalties o definitiva. ne ho fatti pochi con cessione definitiva; la maggior parte a roy. alcuni sono diventati cessione definitiva dopo qualche anno di vendite. i primi erano contratti da molte pagine, ma con il tempo ho visto che non servivano più di 1 o 2 pagine fatte bene. per esperienza ho constatato che, a mio livello (progettista/designer) non avrei mai potuto sostenere investimenti, ad esempio, di 2/300m € per modelli, prototipi, stampi ecc, per una sedia da ufficio, ma neanche 20/30m € per una semplice sedia da comunità (sto parlando solo di attrezzature e modelli, senza contare poi cataloghi, partecipazioni a fiere ecc.) pertanto ho cercato sempre aziende con le quali si instaurasse un buon dialogo e un rapporto di fiducia reciproco.
i risultati sono stati i più vari: ho avuto buone soddisfazioni economiche con la maggior parte e qualche fregatura, per una minima parte. contratti ponderosi o brevetti servono a poco, se non hai poi la forza (economica) per difenderli. e come si diceva in qualche risposta precedente, anche con clausole di verifica delle vendite, è quasi impossibile ottenere i dati reali di vendita, se non te li vogliono dare, pertanto c'è solo da sperare di aver affidato il prodotto all'azienda giusta.

vedo che la sto facendo troppo lunga e chiudo qui, ma ci sarebbe molto da dire sui rapporti fra committente e progettista... se interessa, alla prossima.

giovanni
 

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