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gnome-rhone 14mの火星

  • Thread starter Thread starter Er Presidente
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presidente ma tu 'sta roba, la vuoi tenere pubblica e tutti possono scaricare i file, oppure ritieni sia il caso di limitare l'accesso ai file 3d al gruppo che li realizzerà ?
 
presidente ma tu 'sta roba, la vuoi tenere pubblica e tutti possono scaricare i file, oppure ritieni sia il caso di limitare l'accesso ai file 3d al gruppo che li realizzerà ?
per i file 3d penso di usare dropbox in modo da mantenere riservati i file nativi.
decideremo poi cosa pubblicare quando sara' il momento.
 
il gruppo su fb e' creato e "pingue" di informazioni di base.
chiedo a tutti di fare un "passaggio" e chiedere l'iscrizione.

ho messo tutto "multlingue" spero in un aiuto dagli amici stranieri.
se date "un occhio" potrete rendervi conto della vastita' di applicazioni che il "mistral major" ebbe nel mondo.
 
tra le altre cose ho messo alcune tavole in alta risoluzione in formato jpg.
qua posso mettere solo i pdf a pari dimensioni.

chissa se qualcuno potesse cominciare a "vettorizzare" le immagini?
 
qualcuno sa come "sponsorizzare" qualcosa si fb?
vorrei mettere in risalto cad3d come sponsor ufficiale del progetto.
 
tornando alla domanda, per nulla peregrina, su filetti ed, aggiungo io, ingranaggi...

allora, come i "colleghi" sanno benissimo, il problema sta non tanto nella laboriosità della modellazione in sè (ci sono in giro molte macro che fanno il "lavoro sporco" a perfezione), quanto nella pesantezza dei modelli generati e, come dice giustamente il presidente, nella successiva difficoltà nell'assemblare i vari componenti senza ottenere una montagna di interferenze "indesiderate".

quindi, di primo acchito, la soluzione migliore appare quella che tutti utilizzano normalmente nel lavoro del "mondo reale": definire dentature e filettature usando le funzioni native del cad, che alla fine servono quasi esclusivamente per avere una messa in tavola che rispetti gli standard del disegno tecnico.

d'altro canto, però, se il prodotto finale della "impresa" che ci si accinge a compiere è destinato al "popolo" o anche a persone esperte, ma che ne richiedano la giusta dose di "scenografia" che lo renda appetibile, appare altrettanto necessario che i vari particolari dentati e/o filettati vengano modellati esattamente come "mamma macchina utensile" li creò.

a questo punto, io proporrei un approccio "scalabile", basato sulla mia, in verità limitata, esperienza di modellatore 3d, dato che, come sapete, i pezzi sono solito "modellarli" non tanto con il mouse, quanto con le frese, le punte, i maschi e gli utensili da tornio.

il sistema che mi è capitato di usare è questo: si crea il modello 3d in un modo che definirei "straight", ovvero utilizzando le normali funzioni del cad per filetti e dentature.
poi, disponendo della necessaria dotazione di potenza di calcolo e funzioni macro e/o matematiche, oltre che di devozione a santa pazienza, si modellano le suddette filettature e dentature in modo "veritiero", ovvero scavando denti e filetti sui pezzi.
a questo punto, con una funzione presente in tutti i cad 3d, si "spengono" le ultime features (quelle "dal vero") e si salva il nostro modello in step.

il 3d ottenuto sarà da subito utilizzabile per i necessari assemblaggi di verifica, tralasciando la resa dal vero delle messe in tavola delle rappresentazioni tridimensionali degli assemblaggi e dei singoli particolari.

una volta che un sottogruppo del motore, o tutto il motore, saranno stati assemblati, verificati e "visti" sotto tutti i punti di vista a livello rappresentazioni visive, si riprenderanno in mano i singoli modelli "riaccendendo" le features inizialmente tralasciate, si risalva di nuovo il tutto in step e si inizia a "divertirsi" davvero.

che ve ne pare? sta in piedi?
 
tra le altre cose ho messo alcune tavole in alta risoluzione in formato jpg.
qua posso mettere solo i pdf a pari dimensioni.

chissa se qualcuno potesse cominciare a "vettorizzare" le immagini?

lo posso fare partendo dai pdf.
dimmi da quale cominciare.
ma è assolutamente indispensabile iscriversi a fb?
non se ne può fare a meno?
solo al pensiero ho avuto una reazione allergica...
 
lo posso fare partendo dai pdf.
dimmi da quale cominciare.
ma è assolutamente indispensabile iscriversi a fb?
non se ne può fare a meno?
solo al pensiero ho avuto una reazione allergica...

ti posso passare i jpg che ho scaricato da facebook ... non sei obbligato :-)
io ho iniziato a mettere il prospetto generale del motore nel modello cad in modo da iniziare a ragionarci.
 
ti posso passare i jpg che ho scaricato da facebook ... non sei obbligato :-)
io ho iniziato a mettere il prospetto generale del motore nel modello cad in modo da iniziare a ragionarci.

ok, passameli che ci provo subito.
 
tornando alla domanda, per nulla peregrina, su filetti ed, aggiungo io, ingranaggi...

allora, come i "colleghi" sanno benissimo, il problema sta non tanto nella laboriosità della modellazione in sè (ci sono in giro molte macro che fanno il "lavoro sporco" a perfezione), quanto nella pesantezza dei modelli generati e, come dice giustamente il presidente, nella successiva difficoltà nell'assemblare i vari componenti senza ottenere una montagna di interferenze "indesiderate".

quindi, di primo acchito, la soluzione migliore appare quella che tutti utilizzano normalmente nel lavoro del "mondo reale": definire dentature e filettature usando le funzioni native del cad, che alla fine servono quasi esclusivamente per avere una messa in tavola che rispetti gli standard del disegno tecnico.

d'altro canto, però, se il prodotto finale della "impresa" che ci si accinge a compiere è destinato al "popolo" o anche a persone esperte, ma che ne richiedano la giusta dose di "scenografia" che lo renda appetibile, appare altrettanto necessario che i vari particolari dentati e/o filettati vengano modellati esattamente come "mamma macchina utensile" li creò.

a questo punto, io proporrei un approccio "scalabile", basato sulla mia, in verità limitata, esperienza di modellatore 3d, dato che, come sapete, i pezzi sono solito "modellarli" non tanto con il mouse, quanto con le frese, le punte, i maschi e gli utensili da tornio.

il sistema che mi è capitato di usare è questo: si crea il modello 3d in un modo che definirei "straight", ovvero utilizzando le normali funzioni del cad per filetti e dentature.
poi, disponendo della necessaria dotazione di potenza di calcolo e funzioni macro e/o matematiche, oltre che di devozione a santa pazienza, si modellano le suddette filettature e dentature in modo "veritiero", ovvero scavando denti e filetti sui pezzi.
a questo punto, con una funzione presente in tutti i cad 3d, si "spengono" le ultime features (quelle "dal vero") e si salva il nostro modello in step.

il 3d ottenuto sarà da subito utilizzabile per i necessari assemblaggi di verifica, tralasciando la resa dal vero delle messe in tavola delle rappresentazioni tridimensionali degli assemblaggi e dei singoli particolari.

una volta che un sottogruppo del motore, o tutto il motore, saranno stati assemblati, verificati e "visti" sotto tutti i punti di vista a livello rappresentazioni visive, si riprenderanno in mano i singoli modelli "riaccendendo" le features inizialmente tralasciate, si risalva di nuovo il tutto in step e si inizia a "divertirsi" davvero.

che ve ne pare? sta in piedi?

esatto mecc, è proprio così che si fa.
le feature di filettatura (quelle modellate in 3d) si possono sopprimere e riattivare solo quando servono.
in questo modo il modello dell'assieme rimane gestibile.

altra cosa, sulla quale dovremmo ragionare nell'uso del cad.
in creo ci sono due sistemi per rendere gestibili gli assiemi complessi.
1) si realizza uno skeleton in modo da relazionare i componenti a questo e non fra di loro. questa modalità oltre a dimezzare il peso dell'assieme rende molto più agevole sostituire eventuali componenti.
2) quando si carica un assieme si può agire sulle rappresentazioni, usando una rappresentazione grafica anzichè completa, ad esempio, il peso di caricamento di un assieme si alleggerisce di un ulteriore 50%.

pertanto se utilizziamo queste due modalità, skeleton + rappresentazioni grafiche, possiamo gestire l'assieme finale con il 25% del peso che avrebbe nella modalità standard.
 
lo posso fare partendo dai pdf.
dimmi da quale cominciare.
ma è assolutamente indispensabile iscriversi a fb?
non se ne può fare a meno?
solo al pensiero ho avuto una reazione allergica...
hahaha, tranquillo!
sei peggio di marcof!

preparo l'elenco.
 
ti posso passare i jpg che ho scaricato da facebook ... non sei obbligato :-)
io ho iniziato a mettere il prospetto generale del motore nel modello cad in modo da iniziare a ragionarci.
perfetto! se puoi attaccaci anche i pdf corrispondenti che stanno sul thread qui' su cad3d.

un lavoro importatnte sarebbe quello di fare un excell con tutti i dati dimensionali ricavati dalle tabelle del manuale, selezionando quelli utili per la modellazione.

chi si offre?
 
cominciamo con questi e vediamo come vengono.

:smile:

i pdf li ho già tutti.
anzi, li ho scaricati e riuniti in un unico file.
ho già provato a convertirne uno e... datemi un po' di tempo e ve li restituisco come si deve...
per domani dovrei avere il primo.
comincio dal n° i, vista longitudinale, ok?
 
i pdf li ho già tutti.
anzi, li ho scaricati e riuniti in un unico file.
ho già provato a convertirne uno e... datemi un po' di tempo e ve li restituisco come si deve...
per domani dovrei avere il primo.
comincio dal n° i, vista longitudinale, ok?
si, direi che potrebbe essere considerato il "master plan".
 
presidente, sulla base di planche 1a, sto provando a tracciare i piani di riferimento essenziali (sarebbe bello avere delle tavole quotate come la planche 1a per le viste anteriore e posteriore).
il punto zero del motore è l'intersezione fra asse del motore e asse di gravità ?
 
presidente, sulla base di planche 1a, sto provando a tracciare i piani di riferimento essenziali (sarebbe bello avere delle tavole quotate come la planche 1a per le viste anteriore e posteriore).
il punto zero del motore è l'intersezione fra asse del motore e asse di gravità ?

direi l'intersezione con l'asse della seconda stella, da dove partono le due quote "140".
 

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