marcof
Guest
marcof said:io francamente non ho capito il nesso tra l'operazione mare nostrum e l'innovativo progetto. a meno che il legame non sia solo l'aver ottenuto quel finanziamento pluriennale di sei miliardi, a questo punto sulla pelle di quei derelitti che viaggiano alla speraindio su pescherecci e canotti; dico sulla pelle nel senso che hanno spacciato la necessità di rimodernare la flotta con quella di salvare il popolo dei barconi.
riassumo le tre osservazioni in una unica risposta perché mi sembra che tu non abbia compreso il senso
infatti, come avevo già scritto più sopra non ho capito il senso, o meglio il nesso tra mare nostrum e progetto innovativo di una nage militare.
dando per assodato che una flotta con trent’anni di attività se non è vecchia e quanto meno usurata (o come dice il capo di stato maggiore “in via di estinzione”), giunge il momento in cui si rende indispensabile la sua sostituzione.
non essendo prevedibile come sarà il mondo tra dieci anni (ipotizzando in tali termini il tempo necessario al rinnovo), si guarda alle necessità attuali e al mutato impegno al quale sono chiamate le forze armate.
imho è quel sibiliino "mutato impegno" sul quale qualcuno ai piani alti ciurla nel manico perchè non è in grado di ottenere finanziamenti per scopi puramente militari, che sono poi quelli della marina.
sarebbe sempre opportuno ricordare che la marina militare non ha tra i suoi compiti le operazioni di protezione civile.
appunto...
ma ormai il “militare umanitario” fa parte dell’immaginario collettivo e nessuno si scandalizza nel vedere i militari rimuovere tonnellate di rifiuti, pattugliare le città per scongiurare scippi o, presidiare discariche abusive (nonostante ciascuno di noi paghi per questi compiti altre istituzioni ed enti).
col cavolo! io mi scandalizzo eccome, anzi m'incazzo come una bestia.
per i rifiuti c'è la nettezza urbana e se non basta va potenziata. per presidiare le discariche e pattugliare quartieri mafiosi ci sono le forze dell'ordine, e se non bastano vanno potenziate e possibilmente gli va fatto almeno il pieno alle volanti quando serve
così la marina spende le sempre più esigue risorse economiche impiegando navi da 60.000 euro al giorno per setacciare il mediterraneo alla ricerca di gommoni, barconi e pescherecci carichi di immigrati clandestini.
appunto, vedi sopra. e' ridicolo usare navi militari dotate di sistemi d'arma dalla madonna, capaci di affondare una portaerei a trenta miglia, per soccorrere dei naufraghi.
parliamo di un ulteriore problema, lo screening sanitario. ritieni che il personale militare imbarcato sia preparato ad affrontare situazioni mediche in presenza di virus, contagi, ecc. ecc.?
no, a meno che non si tratti di una nave ospedale, che non so nemmeno se abbiamo, e non sono nemmeno sicuro che sia il mezzo giusto per fronteggiare una qualsdiasi emergenza sanitaria alla portata di qualsiasi ospedale del paese a costi infinitamente minore e in tempi più rapidi. la nave ospedale la vedrei meglio in uno scenario tipo la guerra delle falkland dal punto di vista degli inglesi naturalmente. quindi torniamo daccapo ovvero che non è un lavoro per le forze armate.
ultime domanda (e qui vorrei una risposta)… sei mai salito su una nave da guerra? in caso affermativo, hai notato l’esiguità degli spazi a bordo? (io sono alto 1,81cm e quando salgo sulle maestrale devo camminare curvo per non battere la testa). mi spieghi come può una nave con 200 persone di equipaggio, accogliere oltre 1000 naufraghi? fisicamente… dove li metti? dove imbarchi il personale sanitario necessario? dove hai una infermeria delle dimensioni adeguate? dove hai i medicinali necessari? sai che le maestrale hanno come mezzi di salvataggio e intervento una motobarca da 6,1 metri e un gommone? dove imbarchi i mezzi necessari?
come ho già detto su questo non ci piove: la nave da guerra è del tutto inutile in questo contesto
da queste e da altre mille questioni, nasce l’idea di un nuovo tipo di unità indirizzate a compiti umanitari ma eventualmente rapidamente e economicamente riconfigurabili in un approntamento più “combat”.
a me riesce difficile pensare che sia economicamente vantaggioso realizzare un mezzo che deve gestire dei sistemi d'arma moderni per fare la guerra e, smontando/rimontando qualche accessorio (spero coglierai l'iperbole, non prenderlo alla lettera...) renderla idonea al soccorso in mare.
insomma, mi sembra anche questa una "cagata pazzesca". facessero una vera nave da guerra coi controcaxxi e una vera nave per il soccorso in mare, che di certo non ha bisogno di corazzature, radare supersofisticati, missili, cannoni a tiro rapido e ammenicoli vari. mi sa che due navi così costino come di una sola riconfigurabile.
la mia impressione è appunto che ci si faccia forti di presunte necessità di salvataggi in mare a carico della marina per richiedere fondi destinati invece a scopi prettamente di carattere militare, che per'altro non metto in dubbio siano necessari. non trovi che il tutto suoni ipocrita in maniera a dir poco rivoltante?
avanti di questo passo ci diranno che l'f35 imbarcato è un ottimo investimento e servirà anche per dar la caccia ai barconi mentre fanno ritorno ,vuoti, in patria. nessuno di marina e aeronautica fin'ora mi pare si sia lamentato dell'f'35. per quale motivo dovrei credere alla bontà di un progetto "multiruolo" addirittura per una nave da guerra, dove per giunta, nello specifico, il suo doppio ruolo è una contraddizione in termini che rasenta il ridicolo?
ma anche negli altri paesi militarmente avanzati e fatte le debite proporzioni con le risorse finaziarie di ciascuno, fanno tutto questo teatro per costruire nuove unità da guerra?