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classe liuzzi (bagnolini, giuliani, tarantini)
sommergibili di media crociera, ultima evoluzione delle costruzioni tipo “cavallini” (ovvero a doppio scafo parziale) e miglioramento della classe marconi, i liuzzi furono considerati tra i migliori battelli oceanici italiani costruiti prima del'inizio del secondo conflitto mondiale. costituito da uno scafo a sezioni circolari con doppi fondi a prora e a poppa dello scafo resistente, era suddiviso in 5 locali da 4 paratie stagne ed erano progettati per una quota masima di 100 metri con grado di sicurezza 3. gli impianti principali sono gli stessi delle precedenti classi con un perfezionamento dell'impianto oleodinamico e un aumento del volume di aria compressa stivata nelle bombole, come anche i motori termici e i motori elettrici vennero potenziati. da notare la presenza di impianto frigorifero a cloruro di metile. come apparati operativi era dotato di periscopi di attacco e scoperta, impianto radio, un impianto di trasmissione subacquea e 16 idrofoni. lunghi 77,5 m, larghi 6,98 m e con una immersione di 4,56 m, avevano un dislocamento in superficie di 1166 t. e in emersione di 1484 t. l’apparato motore in superficie era costituito da 2 motori diesel, due eliche. la potenza era di 3420 cv e la velocità massima in emersione raggiungeva i 17.8 nodi e una autonomia di 13204 miglia a 8 nodi (con sovraccarico). l’apparato motore in immersione era di 2 motori elettrici, due eliche con una potenza di 1250 cv, una velocità di 8,6 nodi e una autonomia di 111 miglia marine alla velocita di 4,0 nodi l’armamento era di 4 tt.ll.ss prora, 4 tt.ll.ss. poppa, 1 cannone da 100/47mm, 2 mitragliere da 13,2. l’equipaggio era di 7 ufficiali, 50 sottufficiali e marinai. questa classe rappresentò l'ultimo sviluppo dei sommergibili tipo " cavallini " costruiti nel periodo immediatamente anteriore allo scoppio del secondo conflitto mondiale. derivò dalla classe brin rispetto alla quale, pur mantenendo inalterate le forme di scafo e le sistemazioni interne, differì per un sensibile aumento del dislocamento, una maggiore potenza dei motori, una autonomia decisamente superiore ed il ritorno alla sistemazione classica del cannone in coperta a proravia della torretta. a similitudine dei brin, anche queste unità accusarono deficiente tenuta all'onda oceanica nei settori poppieri con tutti gli inconvenienti da ciò derivanti. le unità, come le altre operanti in atlantico, nel corso del conflitto modificarono la torretta; il giuliani, nella primavera del 1943 effettuò inoltre importanti lavori per essere adattato a trasporto materiali pregiati per e dall'estremo oriente. anche il bagnolini avrebbe dovuto essere adibito a trasporto, ma all'armistizio del settembre 1943 i lavori non erano ultimati; in seguito furono portati a termine dalla marina germanica. all'entrata in servizio, le quattro unità formarono la 41^ squadriglia organicamente dipendente dal iv gruppo sommergibili di taranto. la loro attività addestrativa prebellica fu limitata all'addestramento di ogni singola unità. all'inizio del secondo conflitto mondiale le unità, in perfetta efficienza operativa, furono impiegate dapprima in mediterraneo e poi, ad eccezione del liuzzi, dalla base atlantica di bordeaux.
console generale liuzzi
impostato nell’ottobre 1938 nel cantiere tosi di taranto, fu varato il 17 settembre 1939 e consegnato il 21 novembre 1939. effettuò il primo agguato di guerra al largo di famagosta senza annotare avvistamenti. la missione era iniziata il 16 giugno 1940 e alla sera del 25 ricevette ordine di rientrare a taranto. durante la navigazione di rientro fu attaccato da unità antisommergibile britanniche che gli infersero gravi avarie; costretto a emergere, impossibilitato all'impiego del cannone per le avverse condizioni meterologiche, il battello affondò nelle acque a sud di creta portando con se 10 membri dell'equipaggio tra cui il comandante, che venne decorato di movm.
alpino bagnolini (poi tedesco u.it 22) (motto: pais feila veddi)
impostato il 15 dicembre 1938 nel cantiere tosi di taranto, fu varato il 28 ottobre 1939 e consegnato il 22 dicembre 1939. entrò in azione, nel secondo conflitto mondiale già dal primo giorno di guerra, portandosi in agguato offensivo a circa 50 miglia a sudest di gaudo dove, alle ore 00.50 del 12 giugno, avvistò due incrociatori britannici tipo caledon, naviganti in linea di fila, preceduti da alcuni cacciatorpediniere. attaccò il primo incrociatore della fila ed alle ore 00.58 lanciò un primo siluro: l'arma colpì l'unità che risultò poi essere l'incrociatore calipso, di 4.180 t, tra il fumaiolo e la plancia, provocandone l'affondamento. il bagnolini si disimpegnò in immersione. dopo un'altra missione in mediterraneo, l'unità fu destinata alla base atlantica di betasom; il 9 settembre salpò da trapani e, forzato lo stretto di gibilterra in immersione, si portò al largo di oporto, dove rimase 12 giorni in agguato e affondò col siluro, il giorno 18, il piroscafo britannico cabo tartosa da 3.302 tsl. durante questo periodo avvistò otto piroscafi neutrali e fu attaccato di giorno ed in superficie, da un aereo tipo "sunderland" a bassa quota che, probabilmente colpito dal fuoco delle mitragliere di bordo, fu costretto ad allontanarsi. il 30 settembre giunse a bordeaux. nell'ottobre diede inizio alla sua prima missione interamente atlantica interrotta il giorno 28 per gravi avarie ai motori elettrici di propulsione che lo costrinsero a rientrare alla base, dove giunse il 15 novembre.
l'8 dicembre salpò da bordeaux e si portò ad operare nelle acque a ponente dell'irlanda dove il 19 affondò col siluro il piroscafo britannico amicus di 3.660 t. il 1° gennaio 1941 si disimpegnò da un aereo con rapida immersione, ma fu oggetto di caccia da parte di una unità di superficie, richiamata in zona dall'aereo, e subì gravi danni alla batteria degli accumulatori, a macchinari e impianti, con infiltrazioni di acqua; costretto ad emergere e ad ingaggiare un duello d'artiglieria con l'unità antisom, che risultò essere il trawler og 68, non subì ulteriori danni. l'azione si concluse con il probabile danneggiamento della nave pattuglia northern pride da 1.500 tsl. dopo un periodo di lavori riprese il mare, il 10 luglio 1941, per un'azione di attacco ai convogli nelle acque a ponente dello stretto di gibilterra, in collaborazione con altri otto battelli. al tramonto del 23 luglio il bagnolni avvistò un convoglio e, portatosi al suo interno, silurò una petroliera di 8.500 t ed un piroscafo da carico di 5.000 t: entrambi, benché sicuramente colpiti, riuscirono a proseguire la navigazione. durante una missione al largo delle coste brasiliane, nella notte tra il 27 ed il 28 maggio 1942, lanciò quattro siluri contro una petroliera di circa 11.000 t, danneggiandola. nella missione dal 14 febbraio al 13 aprile 1943 l'unità si portò ad operare nelle acque brasiliane, al largo di bahia, senza conseguire affondamenti e venendo più volte sottoposta ad azioni offensive aeree. al rientro a bordeaux fu sottoposta ad un turno di lavori e alla fine del mese di luglio fu trasformata in unità da trasporto per materiali strategici da e per l'estremo oriente. all'atto dell'armistizio, l'unita, ancora a bordeaux, venne catturata dai tedeschi e denominata u.it.22. salpato, con equipaggio misto italo-tedesco verso singapore sarà affondato da azione aerea, al largo del capo di buona speranza il 11 marzo 1944.
sommergibili di media crociera, ultima evoluzione delle costruzioni tipo “cavallini” (ovvero a doppio scafo parziale) e miglioramento della classe marconi, i liuzzi furono considerati tra i migliori battelli oceanici italiani costruiti prima del'inizio del secondo conflitto mondiale. costituito da uno scafo a sezioni circolari con doppi fondi a prora e a poppa dello scafo resistente, era suddiviso in 5 locali da 4 paratie stagne ed erano progettati per una quota masima di 100 metri con grado di sicurezza 3. gli impianti principali sono gli stessi delle precedenti classi con un perfezionamento dell'impianto oleodinamico e un aumento del volume di aria compressa stivata nelle bombole, come anche i motori termici e i motori elettrici vennero potenziati. da notare la presenza di impianto frigorifero a cloruro di metile. come apparati operativi era dotato di periscopi di attacco e scoperta, impianto radio, un impianto di trasmissione subacquea e 16 idrofoni. lunghi 77,5 m, larghi 6,98 m e con una immersione di 4,56 m, avevano un dislocamento in superficie di 1166 t. e in emersione di 1484 t. l’apparato motore in superficie era costituito da 2 motori diesel, due eliche. la potenza era di 3420 cv e la velocità massima in emersione raggiungeva i 17.8 nodi e una autonomia di 13204 miglia a 8 nodi (con sovraccarico). l’apparato motore in immersione era di 2 motori elettrici, due eliche con una potenza di 1250 cv, una velocità di 8,6 nodi e una autonomia di 111 miglia marine alla velocita di 4,0 nodi l’armamento era di 4 tt.ll.ss prora, 4 tt.ll.ss. poppa, 1 cannone da 100/47mm, 2 mitragliere da 13,2. l’equipaggio era di 7 ufficiali, 50 sottufficiali e marinai. questa classe rappresentò l'ultimo sviluppo dei sommergibili tipo " cavallini " costruiti nel periodo immediatamente anteriore allo scoppio del secondo conflitto mondiale. derivò dalla classe brin rispetto alla quale, pur mantenendo inalterate le forme di scafo e le sistemazioni interne, differì per un sensibile aumento del dislocamento, una maggiore potenza dei motori, una autonomia decisamente superiore ed il ritorno alla sistemazione classica del cannone in coperta a proravia della torretta. a similitudine dei brin, anche queste unità accusarono deficiente tenuta all'onda oceanica nei settori poppieri con tutti gli inconvenienti da ciò derivanti. le unità, come le altre operanti in atlantico, nel corso del conflitto modificarono la torretta; il giuliani, nella primavera del 1943 effettuò inoltre importanti lavori per essere adattato a trasporto materiali pregiati per e dall'estremo oriente. anche il bagnolini avrebbe dovuto essere adibito a trasporto, ma all'armistizio del settembre 1943 i lavori non erano ultimati; in seguito furono portati a termine dalla marina germanica. all'entrata in servizio, le quattro unità formarono la 41^ squadriglia organicamente dipendente dal iv gruppo sommergibili di taranto. la loro attività addestrativa prebellica fu limitata all'addestramento di ogni singola unità. all'inizio del secondo conflitto mondiale le unità, in perfetta efficienza operativa, furono impiegate dapprima in mediterraneo e poi, ad eccezione del liuzzi, dalla base atlantica di bordeaux.
console generale liuzzi
impostato nell’ottobre 1938 nel cantiere tosi di taranto, fu varato il 17 settembre 1939 e consegnato il 21 novembre 1939. effettuò il primo agguato di guerra al largo di famagosta senza annotare avvistamenti. la missione era iniziata il 16 giugno 1940 e alla sera del 25 ricevette ordine di rientrare a taranto. durante la navigazione di rientro fu attaccato da unità antisommergibile britanniche che gli infersero gravi avarie; costretto a emergere, impossibilitato all'impiego del cannone per le avverse condizioni meterologiche, il battello affondò nelle acque a sud di creta portando con se 10 membri dell'equipaggio tra cui il comandante, che venne decorato di movm.
alpino bagnolini (poi tedesco u.it 22) (motto: pais feila veddi)
impostato il 15 dicembre 1938 nel cantiere tosi di taranto, fu varato il 28 ottobre 1939 e consegnato il 22 dicembre 1939. entrò in azione, nel secondo conflitto mondiale già dal primo giorno di guerra, portandosi in agguato offensivo a circa 50 miglia a sudest di gaudo dove, alle ore 00.50 del 12 giugno, avvistò due incrociatori britannici tipo caledon, naviganti in linea di fila, preceduti da alcuni cacciatorpediniere. attaccò il primo incrociatore della fila ed alle ore 00.58 lanciò un primo siluro: l'arma colpì l'unità che risultò poi essere l'incrociatore calipso, di 4.180 t, tra il fumaiolo e la plancia, provocandone l'affondamento. il bagnolini si disimpegnò in immersione. dopo un'altra missione in mediterraneo, l'unità fu destinata alla base atlantica di betasom; il 9 settembre salpò da trapani e, forzato lo stretto di gibilterra in immersione, si portò al largo di oporto, dove rimase 12 giorni in agguato e affondò col siluro, il giorno 18, il piroscafo britannico cabo tartosa da 3.302 tsl. durante questo periodo avvistò otto piroscafi neutrali e fu attaccato di giorno ed in superficie, da un aereo tipo "sunderland" a bassa quota che, probabilmente colpito dal fuoco delle mitragliere di bordo, fu costretto ad allontanarsi. il 30 settembre giunse a bordeaux. nell'ottobre diede inizio alla sua prima missione interamente atlantica interrotta il giorno 28 per gravi avarie ai motori elettrici di propulsione che lo costrinsero a rientrare alla base, dove giunse il 15 novembre.
l'8 dicembre salpò da bordeaux e si portò ad operare nelle acque a ponente dell'irlanda dove il 19 affondò col siluro il piroscafo britannico amicus di 3.660 t. il 1° gennaio 1941 si disimpegnò da un aereo con rapida immersione, ma fu oggetto di caccia da parte di una unità di superficie, richiamata in zona dall'aereo, e subì gravi danni alla batteria degli accumulatori, a macchinari e impianti, con infiltrazioni di acqua; costretto ad emergere e ad ingaggiare un duello d'artiglieria con l'unità antisom, che risultò essere il trawler og 68, non subì ulteriori danni. l'azione si concluse con il probabile danneggiamento della nave pattuglia northern pride da 1.500 tsl. dopo un periodo di lavori riprese il mare, il 10 luglio 1941, per un'azione di attacco ai convogli nelle acque a ponente dello stretto di gibilterra, in collaborazione con altri otto battelli. al tramonto del 23 luglio il bagnolni avvistò un convoglio e, portatosi al suo interno, silurò una petroliera di 8.500 t ed un piroscafo da carico di 5.000 t: entrambi, benché sicuramente colpiti, riuscirono a proseguire la navigazione. durante una missione al largo delle coste brasiliane, nella notte tra il 27 ed il 28 maggio 1942, lanciò quattro siluri contro una petroliera di circa 11.000 t, danneggiandola. nella missione dal 14 febbraio al 13 aprile 1943 l'unità si portò ad operare nelle acque brasiliane, al largo di bahia, senza conseguire affondamenti e venendo più volte sottoposta ad azioni offensive aeree. al rientro a bordeaux fu sottoposta ad un turno di lavori e alla fine del mese di luglio fu trasformata in unità da trasporto per materiali strategici da e per l'estremo oriente. all'atto dell'armistizio, l'unita, ancora a bordeaux, venne catturata dai tedeschi e denominata u.it.22. salpato, con equipaggio misto italo-tedesco verso singapore sarà affondato da azione aerea, al largo del capo di buona speranza il 11 marzo 1944.