sopra e sotto le onde
15) jutland
4^ parte - l’epilogo…
la formazione di scheer è formata da: “ostfriesland”, “friedrich der grosse”, “thuringen”, “helgoland”, “oldenburg”, “posen”, “rheinland”, “nassau” e “westfalen”. la seconda del contrammiraglio mauve con: “hessen”, “pommern”, “hannover”, “schleisien”, e “schleswigholstein”. la terza del contrammiraglio bencke con: “koenig”, “grosser kurfurst”, “kronprinz”, “markgraf”, “kaiser”, “kaiserin”, “prinzregent”, e “luitpold”. inoltre quattro flottiglie di torpediniere agli ordini di michelsen sul “rostock”.
jellicoe, sulla “iron duke” dopo i segnali del “galatea” non ha più notizie del nemico. le sue navi sono su 6 colonne.
1^ div. ammiraglio sir martin jerram:”king george v”, “ajax”, “centurion”, “erin”. 2^ div. contrammiraglio leveson: “monarch”, “conqueron”, “thunder”. 3^ div. jellicoe: “iron duke”, “royalo oke”, “superb”, “canada”. 4^ div. viceammiraglio sir doveton sturdee: “benbow”, “vanguard”, “bellerophon”, “temeraire”. 5^ div. contrammiraglio gavot: “colossus”, “collingwood”, “neptune”, “saint vincent”. 6^ div. viceammiraglio sir cecil burney: “marlborough”, “revenge”, “hercules”, “angicourt”. 3^ sq. incrociatori contrammiraglio horace hood: “invincible”, “inflexible”, “indomitable”. 4^ sq. incrociatori leggeri a protezione dai sommergibili.
alle 16.15 apparve di prua alle navi di scheer, in un gran semicerchio di fuoco l'intera grand fleet, la famosa “trappola di beatty” nota come la "caldaia delle salsicce". il comandante in capo tedesco pensò che affrontare il fuoco concentrato della più grande flotta inglese sarebbe stato suicida e decise di sganciarsi. frattanto l'incrociatore tedesco “wiesbaden”, con le macchine in avaria, era preso sotto il fuoco di molte navi nemiche, mentre alle 16.31 il germanico” deerflinger”, uno degli incrociatori di hipper, i veri eroi della battaglia, colpiva con una salva il grosso incrociatore inglese “invincible”, che affondava in pochi secondi portando con sé negli abissi 1020 dei 1026 uomini dell'equipaggio.
alle 16.35 l'ammiraglio von scheer ordinava alle torpediniere di lanciarsi sul nemico; facendo compiere contemporaneamente ad ognuna delle sue navi, in quel momento in linea di fila, una conversione a dritta di 180°. jellicoe intanto si era allontanato dapprima verso ovest, per evitare l'attacco delle siluranti, poi si era diretto verso sud per tagliare a scheer la strada di casa. il “marlborough” vede i lampi delle cannonate. alle 18,16 scheer si rende conto di essere caduto nella trappola inglese. hipper ripiega con una manovra perfetta ma il “lutzow” è colpito per la ventesima volta. in compenso l”invincible” è colpito nella torre centrale, esplode e si spacca in due. hood affonda con la sua nave e quasi 1000 uomini di equipaggiol, ci furono solo 5 sopravvissuti.
alle 19.20 il comandante tedesco mutò di nuovo rotta, puntando verso est e quindi sul nemico capitando proprio sul centro della formazione avversaria che navigava verso sud.. a causa della foschia l'avvistamento avvenne a distanza relativamente breve ed immediatamente le navi da battaglia aprirono un fuoco terribile, specialmente sui soliti incrociatori da battaglia di hipper i quali, con la corazzata “koenig”, erano all'avanguardia. il “lutzow”, ripetutamente colpito, sbandava e si appruava paurosamente, mentre un gruppo di caccia lo copriva con una cortina fumogena. il “seydlitz” aveva un incendio a prua.
gli incredibili incrociatori da battaglia di hipper, benchè già duramente provati, si lanciarono sulle navi di jellicoe come un reggimento di cavalleria alla carica. fra di essi il “seydlitz” che aveva già incassato un siluro e 4 colpi di grosso calibro. l'ammiraglio hipper era intanto passato dal “lutzow” a bordo del “deerflinger”, con tutti i superstiti dell'incrociatore ormai fermo. il relitto veniva poi definitivamente affondato con 2 siluri dagli stessi tedeschi. gli incrociatori inglesi si avventano sul “wiesbaden” per finirlo ma il “warrior” e il “defence” vengono centrati dal “lutzow” e dal “derfflinger”. il “defence” esplode con tutto l’equipaggio mentre il “warrior” è costretto alla fuga. jellicoe manovra per tagliare la t a scheer. il “koenig” si sbanda dopo essere stato colpito 2 volte e il “markgraf” è rimasto con una sola macchina in funzione. scheer approfitta della scarsa visibilità e manovra per disimpegnarsi effettuando la prima inversione coperti anche dal fumo emesso dalle torpediniere. alle 18,45 cessa momentaneamente il fuoco. ora scheer ordina una nuova inversione di rotta. ebbe così inizio la leggendaria "corsa della morte" degli incrociatori da battaglia tedeschi. <<agli incrociatori da battaglia. addosso al nemico. attaccate! speronate!>>il “seydlitz” ed il “deerflinger”, vengono nuovamente centrati dai grossi calibri inglesi. il “seydlitz”, con molti locali allagati, non riesce a mantenere la velocità. nuovamente colpito sul ponte di comando e sulle torri di poppa entrambe distrutte, deve prima accodarsi alla flotta tedesca e poi abbandonarla. riuscirà a raggiungere con i propri mezzi wilhelmshaven alcuni giorni dopo il combattimento. aveva incassato un siluro e 24 colpi di grosso calibro. era comandato dal capitano di vascello egidy. il “von der tann” ha perso il torrione e non ha più pezzi efficienti. jellicoe si avvicina per concentrare il fuoco delle sue navi più potenti sui tedeschi ma questi riescono nuovamente a sganciarsi grazie ad un attacco condotto dalle torpediniere. sette di queste vengono perse ma riescono a lanciare 28 siluri salvando la hochseeflotte pur non mettendo a segno alcun centro. jellicoe infatti non volle rischiare e accostò allontanandosi. scheer ne approfittò eseguendo un altro cambio di rotta che aumentò ulteriormente la distanza tra le due formazioni tanto che quando jellicoe se ne rese conto, ormai la distanza era aumentata di altre 4 miglia. a conti fatti le avarie subite dai tedeschi erano limitate inoltre il sole sarebbe tramontato da li a poco. per jellicoe le sagome delle navi tedesche che si stagliavano al tramonto rappresentavano un occasione favorevole. mancava ½ ora al buio e a lui occorrevano 25 minuti per ristabilire il contatto. il combattimento riprese alle 21. il “derfflinger” perse l’ultima torre e il “seydlitz” fu nuovamente colpito. mauve cercava di gettarsi nella mischia con le sue vecchie corazzate ma la “schleswig” la “holstein” la “pommern” e la “schleisen” furono successivamente gravemente colpite quindi mauve dovette sganciarsi mentre scheer faceva altrettanto...