incasinata
Guest
hai quasi 800 visite.....si avvicinano le 1000.....poi offri torta a tutti!(soprattutto a me!)
ok, ok... non mi lagno più.
fa piacere sapere che di là del monitor c'è qualcuno.
grazie a tutti.
;
il principio della "propulsione" a vela?
saluti
marco
con quelle vele quadre come era possibile chiudere/risalire il vento (dicevi solo di poppa o al massimo "al traverso", no?)? come si spostavano verso una destinazione "controvento"?
no exa ... non è il tuo unico lettore.
io sto leggendo tutto dal tuo primo intervento, ed anche se non intervengo ... ci sono.
torta? veramente avevo pensato ad una cena a base di acciughe (il meglio),orate e branzini, scampi, gamberi... qui il pesce c'è, buono e fresco. siamo "di mare" e "di scoglio" e il sangue è da base di acqua salata e iodio. d'altronde tra i miei concittadini c'è un detto: "si riconosce se sei nato nella nostra città se a tre anni nuoti senza i braccioli".hai quasi 800 visite.....si avvicinano le 1000.....poi offri torta a tutti!(soprattutto a me!)
la preparazione mi pare tutto meno che approssimativa.....ci siamo, ci siamo. tranquillo.
qualche cenno magari al "pilotaggio", al governo, alle "manovre", alle andature?
mi pare che la navigazione a vela moderna sia molto cambiata.
con quelle vele quadre come era possibile chiudere/risalire il vento (dicevi solo di poppa o al massimo "al traverso", no?)? come si spostavano verso una destinazione "controvento"? i "bordi di bolina" sono ancora di là da venire? o in parte aiutavano le latine ed auriche?
la strambata chiaramente è molto recente e con quelle navi impensabile?
dai, un po' di tecnica in questo contesto non penso ci starebbe male;
il principio della "propulsione" a vela?
i cambiamenti nei secoli? mi pare che allora il vento "spingesse" sulle vele, adesso invece è più efficace l'azione di "risucchio" su di esse.. sbaglio?
saluti
marco
(e perdona la mia preparazione approssimativa sull'argomento)
lo scarroccio era impressionante dato che non esisteva deriva e, specie nelle prime navi, il timone non era altro che un remo. la vela aurica fu una evoluzione della vela latina. è quella che noi chiamiamo randa. era di forma trapezoidale, infierita all’albero di mezzana, inferiormente al “boma” e superiormente al “picco”, a volte sopra di essa c’era un’altra vela triangolare detta "controranda" in inglese “topsail”. la vela di "civada" era una vela rettangolare "appesa" al bompresso o su di un alberetto verticale detto "parrocchetto" che aiutava molto nelle manovre...e pure sorgono molte domande.
con quel tipo di carena viene da pensare che deriva e scarroccio fossero particolarmente accentuati; come venivano contrastati? solo di barra?
ci volevano grandissima attenzione alla rotta e timonieri con i "controfiocchi" .
chiaramente erano esclusivamente dislocanti, non cambiavano assetto in velocità?
scusa le interruzioni/divagazioni ma te l'ho detto, ho sempre amato la navigazione.
saluti
marco
infatti cristoforo colombo non era mica uno qualsiasi e purtroppo e' diventato famoso per la sua "bugia" invece che per il suo talento superiore.
p.s.:
1° io non leggo, io controllo
2° io non rispondo (ai pm ma anche in generale), io dispongo.
torta? veramente avevo pensato ad una cena a base di acciughe (il meglio),orate e branzini, scampi, gamberi... qui il pesce c'è, buono e fresco. siamo "di mare" e "di scoglio" e il sangue è da base di acqua salata e iodio. d'altronde tra i miei concittadini c'è un detto: "si riconosce se sei nato nella nostra città se a tre anni nuoti senza i braccioli".
comunque per te posso fare un'eccezione.
la torta come la vuoi?
visto che insisti......... cena (gamberi soprattutto) e torta!:36_1_1:
superata fatidica quota 1000.
i gamberoni (sparnocchie) sono sulla griglia... il "costa" delle 5 terre è alla giusta temperatura...
non mi hai detto che torta preferisci...
sopra e sotto le onde
4) navi nella storia
la fregata
....
uss constitution.
e' una fregata?
a me sembra "in regola" con le specifiche.
ho avuto il piacere di visitarla, bellissima!
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...si conclude questa prima parte di storia dedicata all’evoluzione del mezzo navale. la riprenderemo in seguito analizzando i passi compiuti dalla marineria mossa non più dalla forza delle braccia o dal del vento, ma da quella fornita da un mezzo meccanico, il motore nelle sue molteplici espressioni.
all'inizio i motori non erano così efficaci da insidiare la propulsione a vela. il primo per la poca forza che riuscivano ad imprimere a due grandi ruote a pale fissate sulle due murate del battello; il secondo a causa della necessità di riservare spazio ad un carico aggiuntivo costituito da carbone e legname, da bruciare durante il viaggio, per alimentare le caldaie.